Coronavirus in Irpinia, false segnalazioni su Facebook: due denunce per procurato allarme

I Carabinieri della Stazione di Serino, in provincia di Avellino, hanno denunciato due uomini ritenuti responsabili del reato di Procurato allarme.

I due avrebbero diffuso false notizie su un “gruppo Facebook” seguito da migliaia di persone, circa la presenza nel serinese di un cittadino affetto da “Coronavirus”.

A seguito di ciò, i Carabinieri di Serino hanno avviato le indagini riuscendo ad identificare i presunti responsabili.

Si tratta di un 40enne e di un 60enne, entrambi di Avellino che, alla luce delle evidenze emerse, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.

La tempestività delle indagini svolte dai Carabinieri ha permesso di mettere il punto, in tempi brevissimo, ad una delicata situazione di ordine e sicurezza pubblica che stava destando grande preoccupazione ai cittadini dell’intera area.

L‘invasione degli imbecilli

Un provvedimento lodevole e importante che potrà essere da esempio per i tanti “tastieristi” che amano dibattere di argomenti senza neanche esserne a conoscenza, in una provincia e in un mondo dove tutti sono esperti di tutto: virologi, scienziati, economisti, giuristi senza rendersi conto di essere soprattutto imbecilli.

Diceva bene Umberto Eco (gli ignoranti del web s’informino per sapere chi è): «I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli».

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