Carabinieri alla Cisl di Avellino, primi passi dell’indagine sulle bustarelle

Visita dei carabinieri alla sede della Cisl diAvellino dopo lo scandalo delle bustarelle per ottenere diplomi e certificati utili per vedere aumentato il punteggio da aspiranti supplenti ATA.

I militari dell’Arma sono rimasti negli uffici del settore scuola per l’intera mattinata. Da quanto emerso avrebbero sentito, almeno per ora in qualità di persone informate dei fatti, diversi dirigenti della Cisl scuola, compreso il segretario provinciale Bonavita, eletto da pochi mesi. I carabinieri hanno chiesto informazioni sulle procedure utilizzate per l’assistenza e la consulenza fornito alle persone intenzionate ad inoltrare domande per un posto nel comparto Ata. Subito dopo, gli inquirenti hanno provveduto ad acquisire i documenti di uno dei personal computer utilizzato dal settore scuola della Cisl. “Non abbiamo nulla da nascondere, in tutta questa vicenda – ebbene ribaldirlo – il sindacato è parte lesa, siamo stati i primi a presentare denuncia” – ha ribadito il segretario provinciale Melchionna.

Pare che sia stata effettuata una visita anche presso l’abitazione del collaboratore della Cisl Scuola che avrebbe intascato soldi per favorire gli aspiranti supplenti.

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