Blitz della Guardia di Finanza: 17 lavoratori in nero in 5 locali irpini, “record” a Rotondi

Lavoratori in nero un pò dappertutto.

La Guardia di Finanza di Avellino ha effettuato numerosi controlli nei confronti di esercizi commerciali operanti nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento, finalizzati alla verifica del corretto assolvimento degli obblighi in materia di lavoro.

Non tutti i locali possono essere, ovviamente, controllati ma i numeri emersi fanno pensare a un fenomeno di enormi dimensioni per il quale di certo saranno attuate verifiche semprepiù accurate.

Spesso i lavoratori in nero sono gli stessi che percepiscono il reddito di cittadinanza. In questo caso, oltre a perdere il beneficio, ci sono conseguenze penali per il lavoratore e per il datore di lavoro.

L’attività ispettiva svolta nei confronti di cinque diversi operatori economici, ha consentito di accertare un ampio utilizzo di manodopera “in nero”, permettendo di individuare complessivamente 17 lavoratori totalmente sconosciuti agli enti previdenziali ed assistenziali.

In un caso, presso un ristorante attivo nel comune di Rotondi, addirittura tutti e nove i lavoratori impiegati sono risultati non assunti. L’attività svolta si inquadra nel più generale impegno della Guardia di Finanza alla lotta contro i fenomeni di illegalità.

In tal senso l’attività a contrasto del lavoro nero o irregolare salvaguarda, in particolar modo, il lavoratore garantendogli condizioni lavorative e retributive adeguate nonché le necessarie tutele previdenziali ed assistenziali.

Molto pesanti infatti sono le sanzioni previste per chi impiega lavoratori non regolarmente assunti per cui è prevista un c.d. “maxisanzione” oltre che, in determinate condizioni, la sospensione dell’attività commerciale ai sensi della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

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