Atripalda, scacco alla tratta delle colombiane

Atripalda, scacco alla tratta delle colombiane

Nella nottata appena trascorsa, i Carabinieri della Stazione di Atripalda hanno fatto irruzione all’interno dell’ennesima casa di prostituzione, questa volta situata all’interno di una villetta a due piani con giardino in una zona periferica ma residenziale di Atripalda. Per arrivare alla scoperta di questa nuova alcova a pagamento, i carabinieri hanno utilizzato la stessa tecnica di sempre. Sono state, infatti, le voci e le lamentele in paese a guidare i militari dell’Arma nella giusta direzione. I Carabinieri hanno subito messo in atto alcuni servizi di osservazione e controllo della zona, con personale in borghese e macchine civetta posizionate nei pressi della villetta, che ospitava all’interno ben 6 stanze adibite a camera da letto, anche se solo 3 erano effettivamente utilizzate allo scopo. I militari dell’Arma atripaldese, all’inizio, hanno fermato alcune delle persone che uscivano dal cancello d’ingresso di quella villetta, interrogandoli sul motivo della loro presenza e scoprendo che quanto sospettato dai carabinieri corrispondeva al vero e che all’interno dell’abitazione vi era una vera e propria casa di appuntamenti. Ieri sera a tarda ora è quindi scattato il blitz dei militari che, dopo essere entrati nella villetta, hanno fermato due donne native della Repubblica Colombiana, classe 1968 e 1969, regolari in Italia e residenti rispettivamente a Novara e Terni. Oltre alla presenza delle due donne, come prova dell’effettivo svolgimento del meretricio, i carabinieri hanno rinvenuto la presenza di luci rosse e soffuse, arredamento tipico, denaro contante per oltre 800 euro, sicuro provento dell’attività di prostituzione della singola serata di ieri, preservativi e altro materiale erotico chiaramente attinente all’attività stessa.

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