Concussione: avviso di garanzia per un giudice della Procura di Avellino

Avellino

La notizia è di quelle che destano stupore e incredulità, conoscendo le qualità professionali e morali della persona di cui si sta interessando la Procura della Repubblica di Roma.

C’è un giudice della Procura avellinese destinatario di un avviso di garanzia per il reato di concussione.
Quel giudice è Vincenzo D’Onofrio, procuratore aggiunto presso l’ufficio della Procura della Repubblica di Avellino, dal giugno 2015.

E’ sicuramente un atto dovuto, quello emesso dalla Procura di Roma che sta indagando su una vicenda che prende spunto dall’informativa fornita ai giudici romani dalla DDA di Napoli.

Le intercettazioni

Alla base dell’avviso di garanzia destinato al giudice D’Onofrio, ci sarebbero alcune intercettazioni riguardanti Salvatore Di Leva che gestisce un cantiere navale a Castellammare di Stabia, peraltro indagato per corruzione assieme al magistrato napoletano Andrea Nocera nell’ambito di un’altra inchiesta.

Attraverso le dichiarazioni rese dal Di Leva, sarebbe emersa la richiesta del magistrato della Procura avellinese per ottenere lavori ad una imbarcazione appartenente però ad un’altra persona.

Per la barca del vicesindaco di Piano di Sorrento, Pasquale D’Aniello – stando a quanto raccolto dagli investigatori – il procuratore aggiunto D’Onofrio avrebbe esercitato pressioni nei confronti di Salvatore Di Leva per ottenere un lavoro di manutenzione.

Lavori alla barca

Le presunte pressanti richieste, secondo quanto dichiarato dal gestore del cantiere navale, sarebbero state particolarmente assillanti, al fine di ottenere quei lavori alla barca.

Secondo l’avvocato Mario Terracciano, difensore del procuratore Vincenzo D’Onofrio, “si tratta di ipotesi infondate rispetto alle quali sarà possibile chiarire ogni cosa”.

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