Buoni postali fruttiferi rubati e trasformati in danaro contante, c’è un arresto

Aveva riciclato denaro ottenuto attraverso la ricettazione di buoni fruttiferi rubati, appartenenti a una donna sottoposta ad amministrazione di sostegno.

Personale della Questura di Avellino ed del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino hanno dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal GIP del Tribunale di Avellino nei confronti di un soggetto del quale non sono state comunicate generalità, tanto meno età e residenza, poichè l’operazione è ancora in corso per risalire a possibili complici e rientra nell’operazione di polizia culminata, tra l’altro, negli arresti eseguiti lo scorso 6 febbraio.

La vicenda è stata così ricostruita: dopo la monetizzazione dei buoni fruttiferi venivano compiute successive operazioni volte ad occultare l’illecita provenienza (versamenti su c/c postali e bancari e successivi trasferimenti su c/c intestati a soggetti apparentemente estranei ai correi), utilizzando una società con sede a Milano.

Si è accertato altresì come parte del denaro, pari a circa € 160.000,00, sia stato ulteriormente girato, attraverso operazioni di bonifico bancario, sui conti correnti di una società bulgara e altra parte in favore di altra società milanese.

Nel dettaglio, il ruolo svolto nel sodalizio criminoso dall’uomo arrestato. è stato quello di occultare in società a lui direttamente riconducibili, buona parte dei proventi illeciti.

Si tratta di un’attività fraudolenta sapientemente organizzata, proprio per il compimento di plurime operazioni di trasferimento delle somme ricavate dall’illecita riscossione dei buoni fruttiferi, frutto di sofisticate tecniche della moderna criminalità economica.

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