Baiano, domiciliari per due consulenti finanziari: svuotavano i conti dei clienti moribondi

Svuotavano i conti correnti bancari dei clienti che stavano per morire.

Accertati numerosi casi avvenuti ai danni di persone gravemente ammalate e prossime alla morte.

Per questo motivo la Procura della Repubblica di Napoli – a conclusione di una complessa indagine con 15 indagati – aveva disposto l’arresto per la family banker Stefania Masi (55 anni) e l’agente assicurativo Felice Crisci (50 anni) entrambi di Baiano.

LEGGI PURE – Truffavano i clienti: arrestati promotore finanziario e agente assicurativo

Il procuratore aggiunto Piscitelli aveva ipotizzato i reati di riciclaggio, truffa e frode informatica attraverso cui i 15 indagati avrebbero commesso truffe per circa un milione di euro.

Ora sono stati concessi gli arresti domiciliari a Stefania Masi e Felice Crisci, nei confronti dei quali si svolgerà il processo fissato per mercoledì 8 luglio.

Le truffe

Secondo quanto accertato dall’indagine, gli indagati avrebbero commesso svariate truffe.

Tra queste, l’acquisto di un Rolex da 6400 euro attraverso un bonifico eseguito da uno degli indagati che avrebbe usato i codici di accesso all’insaputa del cliente.

L’orologio era stato ritirato da una persona che si era presentata dal negoziante quale titolare del conto corrente mostrando una carta di identità falsa.

Dallo stesso conto corrente sarebbero stati sottratti 110mila euro, appena dopo la morte della titolare, versati in tre tranche sul conto di uno degli indagati in una banca bulgara.

Alla 55enne family banker Masi sarebbe stata contestata pure una truffa ai danni di una sua cliente morta per una malattia oncologica.

Il giorno dei funerali, svoltisi nel gennaio 2018 avrebbe riferito agli eredi di essere stata incaricata dalla loro congiunta di acquistare dei quadri da regalare ai figli, che avrebbero dovuto sapere del dono solo dopo la morte. Per questo motivo si sarebbe impossessata di 250mila euro.

Numerosi altri casi odiosi sarebbero, infine, stati contestati agli indagati.

SPOT