Avellino, un altro pedone investito in pieno centro: ormai s’è perso il conto

Un altro pedone investito in pieno centro, ad Avellino.

E’ successo nella tarda serata, pure questa volta in pieno centro, nella zona alta di Via Circumvallazione nei pressi dell’incrocio con Via Vasto, a poca distanza da Piazza Kennedy.

Un uomo è stato investito da una autovettura.

Condizioni atmosferiche normali, niente pioggia, illuminazione perfetta considerando l’orario notturno.

E ancora, traffico scarso e strisce pedonali ben visibili: eppure è successo, ecco un nuovo investimento stradale.

Il malcapitato è stato soccorso da una ambulanza e trasportato in ospedale, le sue condizioni non apparivano gravi al momento del sinistro.

Cause e responsabilità

E’ grave però che ad Avellino si registrino tanti investimenti di pedoni: ormai s’è perduto il conto. E parliamo solo di quelli ufficiali, ovvero di cui si è venuti a conoscenza e riportati sugli organi di informazione.

Ormai è divenuto un caso su cui riflettere e per il quale trovare le necessarie soluzioni cominciando a stabilire dapprima le cause di tali investimenti di pedoni.

Si dice che dipenda dalla distrazione di chi guida, dall’uso dei cellulari e questo è verissimo perchè constatiamo direttamente che decine di automobilisti smanettano sul cellulare mentre guidano.

Se a qualche conducente viene fatto notare, da altri automobilisti, di pensare a guidare piuttosto che chattare o semplicemente parlare a telefono, vieni mandato pure a quel paese.

Controlli dei vigili

Non è da trascurare l’atteggiamento di molti pedoni che attraversano lontano dalle strisce pedonali pretendendo la precedenza dagli automobilisti oppure che invadono improvvisamente la sede stradale, per distrazione sempre legata all’uso del telefonino.

Spesso si vedono addirittura pedoni attraversare con il rosso agli incroci regolati da semaforo e fregarsene degli automobilisti, mandando addirittura a quel paese chi gli fa notare l’atteggiamento vietato.

E’ necessario che le forze dell’ordine  –vigili urbani  ma anche Polizia e Carabinieri – intervengano in modo severo per punire chi attua determinati comportamenti vietati dal codice della strada che – attenzione – punisce anche i pedoni e non solo gli automobilisti.

I vigili urbani non possono limitare la loro attività alla stesura di verbali per sosta vietata ma essere più incisivi nel reprimere i casi di uso del telefonino alla guida dei veicoli o attraversamento con il rosso da parte dei pedoni.

Per il Comune di Avellino, le cui casse piangono, può essere anche un motivo utile per fare soldi attraverso le multe e cercare così di debellare un fenomeno preoccupante, quello dei pedoni investiti come se fossero mosche.

Il pedone non ha sempre ragione

Lo ha stabilito la giurisprudenza che negli ultimi tempi ha allargato le maglie della responsabilità di chi attraversa senza guardare per parlare al cellulare o lontano dalle strisce pedonali.

Tutti comportamenti che contribuiscono a causare gli incidenti e ad attenuare, fino ad annullare, la colpa dei conducenti.

La regola è che in caso di investimento del pedone grava su chi guida una presunzione di responsabilità in base all’articolo 2054 del codice civile.

Nel caso, invece, in cui il comportamento del pedone sia stato imprevedibile e anomalo è possibile provare il concorso di colpa o addirittura la responsabilità esclusiva dell’investito.

Tra i parametri presi in considerazione dai giudici per misurare la colpa del pedone ci sono la sua distanza dalle strisce, la velocità di marcia e in generale la visibilità da parte del conducente.

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