Avellino nel terrore, raffica di furti a Collina Liguorini: testimonianze e video

Rabbia, indignazione, soprattutto paura.

Pure in altre strade della città di Avellino si sono verificate azioni del genere, nell’ultimo fine settimana, ma nessuno ne parla.

Notizie ufficiali non ce ne sono, le forze dell’ordine di solito diramano le “veline” delle azioni portate brillantemente a termine, con l’arresto o le denunce nei confronti di delinquenti.

Dare conto di furti in appartamento e di autoveicoli, crea allarme sociale che è meglio evitare.

La gente però è stanca e sfiduciata.

Ed allora, oltre a presentare le denunce, le vittime delle azioni delinquenziali, le persone si rivolgono agli organi di informazione per esprimere il loro dissenso, l’amarezza per l’esperienza vissuta, il terrore per quanto avvenuto.

Commenti amari pure nei confronti delle forze dell’ordine.

Esperienze terribili

Omettiamo volutamente i nomi delle vittime dei furti, che sapranno senz’altro riconoscersi direttamente o attraverso loro amici e parenti. Riportiamo solo le parole da loro espresse, per le quali non c’è bisogno di commento.

“Brutti stronzi bastardi, vi siete presi tutti i ricordi di una vita dei miei genitori, di mia sorella e miei, oltre che frutti di lavoro e rinunce di onesti lavoratori.

Avete violato e devastato il nostro porto sicuro.

Siete stati capaci anche di rovinare gli unici giorni di vacanza che, con fatica, riesco a convincere i miei genitori a prendersi in un anno intero”.

Un altro messaggio pervenuto da R.A., sempre della zona di Collina Liguorini:

“Sabato sera 4 energumeni si sono introdotti in casa e hanno devastato e saccheggiato tutto. Ogni week end un colpo, da me alle 20.30 e sono andati via dopo un’ora rubando pure l’auto in garage, hanno divelto e scassinato la cassaforte”.

Pure da Contrada Sant’Eustacchio una testimonianza simile:

“Stessa scena, stessa dinamica pure per me”, testimonia A.D.S.

Le immagini registrate

Ci sono le immagini delle azioni delinquenziali. Sono state fornite ai Carabinieri che le hanno mostrate alle vittime dei furti. Una tecnica utile per ottenere qualche indicazione, magari verificare se si tratti di volti conosciuti, magari di persone che hanno fatto visita presso le abitazioni poi visitate per i furti.

A confermarlo sono proprio le vittime delle azioni avvenute ad Avellino.

Spiega A.R: rivolgendosi agli ignoti delinquenti: “Nel mondo che vorrei, il video consegnato ai Carabinieri basterebbe per mettervi in galera e gettare la chiave!”

Purtroppo nella vita reale la passerte liscia, continuerete a svaligiare altre abitazioni di gente perbene, non sarete mai acciuffati e, qualora per miracolo riuscissero a prendervi, tornereste in circolazione nel giro di poco”.

Aggiunge alcuni dettagli: “I carabinieri hanno molti video, sono sempre gli stessi autori: arrivano in 5 con la macchina, in 4 entrano. L’auto va via dopo due minuti, loro scavalcano, disattivano l’illuminazione e metono fuori uso le telecamere”.

Indagini in corso

Proprio attraverso le numerose registrazioni, i Carabinieri si stanno attivando per tentare di identificare i ladri.

Senza volere entrare nel merito del lavoro altrui, sarebbe il caso di rendere pubbliche tali immagini?

In tal modo si potrebbe ottenere, attraverso l’ausilio di cittadini, elementi per arrivare a riconoscere i soggetti immortalati nei filmati e contribuire a dare loro una reale identità.

Spesso i delinquenti compiono sopralluoghi presso le abitazioni in cui vanno a rubare, magari sono operai che hanno svolto lavori in zona, persone che hanno frequentato le case delle vittime dei furti.

Si può fare o si rischia di infrangere la legge sulla privacy che, magari, tutela pure questi farabutti?

E la videosorveglianza del Comune?

C’è poi da domandarsi se sono attive e funzionanti le telecamere installate dal Comune di Avellino. Finora la loro utilità è condensata nelll’identificazione di un ragazzino che danneggió una piantina di 30 cm.

Il servizio di videosorveglianza, costato centinaia di migliaia di euro, vanta una centrale operativa di altissimo livello tecnologico i cui risultati, rispetto all’investimento, hanno fornito pochi risultati.

 

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