Assenteismo all’Asl di Avellino, furbetti più che mai: “Sbagliate, non eravamo noi”

Ma siete proprio sicuri che eravamo noi?

Contestate le immagini dell’impianto di videosorveglianza attraverso cui erano stati filmati i cosiddetti “furbetti del cartellino”.

Dipendenti dell’Asl di Avellino che entravano e uscivano dagli uffici di Via degli Imbimbo senza essere autorizzati, timbrando i cartellini di altri colleghi, assentandosi dal posto di lavoro provocando un danno all’Ente e anche all’utenza che non trovava il dipendente al proprio posto di lavoro.

Nel corso dell’udienza sono stati ascoltati gli investigatori che svolsero l’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Fabio Massimo Del Mauro.

Sono state ricostruite le fasi che hanno portato all’individuazione dei furbetti.

I legali delle persone rinviate a giudizio hanno però calato l’asso: “Come fate a dire che erano davvero i nostri assistiti, in quelle immagini?”.

E’ stato sottolineato che erano giorni di freddo e pioggia, alcuni erano con il bavero del cappotto alzato, altri con il cappuccio o il cappello, difficilmente riconoscibili.

E’ una tesi della difesa, ovviamente, svolta dai legali dei 33 imputati accusati di falsa attestazione di servizio e truffa aggravata.

Tra i rinviatia giudizio ci sono medici, dirigenti, infermieri, impiegati amministrativi che avrebbero timbrato il cartellino marcatempo e poi si sarebbero allontanati dal luogo di lavoro, senza prestare il dovuto servizio.

La prossima udienza si svolgerà il 17 aprile e sarà interessante seguire lo sviluppo del processo.

SPOT