
Arresti e sequestro di beni: l’operazione di polizia giudiziaria, affidata al personale della Guardia di Finanza, è in corso dalle prime luci dell’alba in diverse province italiane: anche in quella di Avellino sono in azione le fiamme gialle per eseguire provvedimenti cautelari personali e patrimoniali.
Sono 11 i funzionari pubblici coinvolti mentre i sequestri di beni e imprese ammontano a oltre 103 milioni di euro.
Oltre che in Irpinia, i finanzieri hanno notificato gli atti a soggetti implicati a vario titolo nell’operazione “Waterfront”, agendo anche nelle province di Reggio Calabria, Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia, Messina, Palermo, Trapani, Agrigento, Benevento, Milano, Alessandria, Brescia, Gorizia, Pisa, Bologna, e Roma.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, è stata disposta in seguito alle indagini che hanno portato alla luce l’esistenza di un cartello criminale composto da imprenditori e pubblici ufficiali ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta aggravata dall’agevolazione mafiosa, frode nelle pubbliche forniture, corruzione ed altri gravi reati.
Tutti i nomi
In 14 sono stati sottoposti ai domiciliari: si tratta di Francesco Bagalà (classe 1977), Francesco Bagalà (classe 1990), Giorgio Morabito, Angela Nicoletta, Carlo Cittadini, Giorgio Ottavio Barbieri, Cristiano Zuliani, Francesco Migliore, Filippo Migliore, Alessio La Corte, Vito La Greca, Francesco Mangione, Giovanni Fiordaliso; Domenico Gallo.
Per altri venti indagati è stato notificato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria: Pierluigi Risola, Antonino Crea, Michele Gabriele, Santo Fedele, Giuseppe Currenti, Francesco Fedele, Bruno Polifroni, Santo Custureri, Luigi Bagalà, Alessandra Campisi, Caterina De Giuseppe, Marzia Granchi, Pietro Pileggi, Antonino Quattrone, Domenico Coppola, Santo Gagliostro, Vincenzo Bressi, Maria Alati, Luca Giachetti, Simona Castiglione.
Per altre 29 persone c’è invece il divieto di esercitare attività imprenditoriale: Andrea Amato, Antonio Barbaro, Francesco Ciambriello, Antonio Cilona, Sergio Cittadini, Giuseppe Cosentino, Demetrio De Angelis, Francesco Deraco, Gianluca Fiore, Iacopo Granchi, Rossano Granchi, Angelo Sebastiano Locatelli, Giuseppe Loprete, Leonardo Maiolo, Mattia Mattogno, Domenico Maugeri, Ludovica Giuseppina Miceli, Giovanni Oliveri, Giuseppe Patrice Oliveri, Antonino Papalia, Alessandro Piccirilli, Francesco Pileggi, Fortunato Igor Pisano, Vincenzo Polifroni, Carlo Pollaccia, Giovanni Romano, Agostino Ruberto, Giovanni Todarello, Francesca Trunfio.