Adesso tutti cercano Antonio Perillo: la Cisl e chi ha acquistato le false attestazioni

Lo cercano da giorni. Antonio Perillo si è reso irreperibile”, ha fatto sapere il segretario generale della Cisl Irpinia-Sannio, Mario Melchionna rendendo noto il nome del collaboratore che ha creato un incalcolabile danno di immagine al sindacato.

La denuncia era partita da “Striscia la Notizia”, mandando in onda un servizio da cui emergeva che quel signore vendeva al costo di 2.000 euro certificazioni che avrebbero avvantaggiato gli aspiranti supplenti per i posti di bidello e personale amministrativo nelle scuole. (LEGGI QUI)

Durante la conferenza stampa, nel corso della quale Melchionna ha voluto chiarire diversi aspetti, è stato chiesto al segretario quali spiegazioni aveva fornito il collaboratore incastrato dal servizio televisivo. “Lo stiamo cercando”, ha risposto.

“Avremmo voluto ricevere convincenti spiegazioni rispetto all’eloquenza di quanto denunciato dal servizio andato in onda e per il quale la Cisl ha ricevuto un danno enorme a livello di credibilità e di immagine”, ha detto ancora Melchionna il quale non ha mancato di lanciare accuse anche alla stampa, individuando in “Irpiniaoggi” l’unico organo di informazione – a suo dire – colpevole di avere aspramente criticato l’operato della Cisl e del suo segretario generale.

Seppure amareggiato per gli attacchi ricevuti (in particolare dal parlamentare Carlo Sibilia), Melchionna s’è reso conto che non poteva spostare l’attenzione rispetto al reale argomento della conferenza stampa.

C’è stato quindi un successivo chiarimento con il cronista presente all’incontro e il segretario generale Melchionna – che pubblicamente aveva annunciato querela – s’è reso conto che il contenuto del servizio di “Irpiniaoggi” (LEGGI QUI) era rispondente ai requisiti della critica giornalistica. Che va accettata quando succedono cose del genere, senza farsi venire mal di pancia per quanto riportato dagli organi di informazione. Semmai per le “marachelle” di qualche chiacchierato iscritto beccato con le mani nella marmellata. Si, perché a taccuini chiusi, sono emersi tanti “fatterelli” che sarà bene raccontare al Procuratore della Repubblica più che al cronista.

Su tale aspetto, è stato precisato: “Abbiamo presentato una querela direttamente alla Procura della Repubblica per denunciare l’accaduto, ora attendiamo gli sviluppi. Intanto Perillo è stato sospeso dal sindacato e da ogni incarico”, ha detto ancora Melchionne fornendo pure altri particolari. Si è così venuto a sapere che l’ex collaboratore è originario di Paternopoli e che svolgeva il ruolo di bidello presso l’istituto “Amabile” di Avellino.

In virtù della sua esperienza lavorativa, da anni collaborava con la Cisl per rapportarsi, in modo specifico, con i suoi colleghi ed aspiranti tali. “In modo che parlassero la stessa lingua”, ha simpaticamente sottolineato un dirigente della Cisl tenendo a precisare che Antonio Perillo, contrariamente a quanto si diceva in giro, era un semplice collaboratore. Aveva comunque le sue buone conoscenze anche se – raccontano adesso – si “allargava” un pò troppo e – guarda caso – lunedì scorso era stato convocato in sede Antonio Perillo per invitarlo a ridimensionarsi da quel ruolo che non gli competeva.

Cosa accadrà a chi si è avvalso di documenti comprati da quel signore? Pare che provenissero da un istituto della provincia di Caserta con cui qualcuno della Cisl Scuola pare avesse rapporti.

Ha spiegato Elio Barbarisi, ex segretario Cisl Scuola: “Ove mai gli aspiranti supplenti dovessero ricevere la chiamata da qualche scuola, essendo collocati in una determinata posizione di graduatoria magari agevolata da quelle attestazioni, riceveranno una brutta sorpresa. I dirigenti scolastici, infatti, hanno l’obbligo di verificare la documentazione che attribuisce i punteggi ed emergerà facilmente che le attestazioni non sono reali, quindi usciranno dalla graduatoria e saranno denunciati per rispondere dei reati di falso ideologico o falso materiale”.

A tale proposito, Melchionna ha lanciato un appello: “Chi è stato vittima di questo raggiro, pagando soldi per ricevere qualcosa che non sarà utile, faccia denuncia agli organi preposti oppure venga direttamente da noi. La Cisl è parte lesa, se Perillo agiva da solo o con altri non lo sappiamo ma è nostro interesse sapere perché potrebbero esserci altre mele marce e vogliano immediatamente individuarle. Solo così potremo riacquistare fiducia e credibilità”.

Intanto è partita l’indagine interna: potrebbe venire fuori che Perillo non era l’unico a prendere iniziative del genere nella sede della Cisl.

 

Nella foto: il segretario generale Mario Melchionna e il Segretario della Cisl Scuola, Salvatore Bonavita

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