Addio Francesco Saverio Festa, il filosofo amico di tutti ritrovato morto in casa

Se n’è andato in punta di piedi, com’era nel suo stile. Quello di non apparire. Oppure apparire per fare e dire cose sensate e concrete.

Francesco Saverio Festa, professore di Filosofia politica all’Università di Salerno, aveva 71 anni e viveva da solo. Da qualche mese era scomparsa la mamma, alla quale era profondamente legato.

Era andata ormai via anche Michela, la badante dell’anziana signora, per cui il professore era rimasto solo in quella casa che s’affaccia su Piazza Gabilaldi, in pieno centro ad Avellino.

Lo hanno rinvenuto morto, nella camera da letto.

Secondo il medico legale Lamberto Pianese, intervenuto sul posto, si sarebbe trattato di un malore e la morte risalirebbe ad almeno un paio di giorni.

A mettere in allarme le forze dell’ordine, per quella sua così strana scomparsa e dal mancato rispetto di appuntamenti ai quali teneva tanto, sono stati gli amici del Godot Art Bistrot, il locale a cinquanta metri dal portone di casa Festa.

Il professore avrebbe dovuto partecipare a un incontro. Inutili le telefonate, nessuna risposta. Era così da qualche giorno.

Con discrezione, una pattuglia della volante ha dapprima suonato insistentemente al campanello di casa Festa, sono stati interpellati i vicini di casa, nessuno ha saputo fornire spiegazioni per quella insolita assenza.

Il professore era dentro casa,ormai privo di vita.

La macabra scoperta è stata fatta dai vigili del fuoco che sono entrati nell’appartamento attraverso una autoscala.

La notizia della scomparsa di Francesco Saverio Festa, ha fatto immediatamente il giro della città, poi si è propagata a Fisciano dove il professore insegnava all’Università dagli Studi di Salerno.

Una notizia che ha provocato sgomento e costernazione da parte dei suoi tantissimi amici, degli studenti che lo avevano conosciuto e apprezzato, tra i colleghi di facolta.

 

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