
L’approvazione della nuova tariffa Tari per l’anno 2025 arriverà in consiglio comunale giovedì mattina in prima convocazione, venerdì in seconda. Stando al piano economico finanziario elaborato dagli uffici del Comune di Avellino, anche grazie ai dati forniti da Assoservizi, concessionario dell’ente per la riscossione e il recupero dei tributi, ci sarà un risparmio dei costi a carico dei cittadini pari a circa il 4%. Dalle analisi effettuate risulta un incremento dei costi tariffabili, che passano da 13.144.559,00 euro dell’anno precedente, a 13.695.316,00 nel 2025, compensati però dai proventi del recupero dell’evasione già riscossi pari a 550.757,00. Proprio la lotta al fenomeno dell’evasione Tari, in controtendenza rispetto ai costi del servizio, ha consentito di poter calcolare le tariffe su un importo ridotto rispetto all’annualità 2024. La tariffa, infatti, per ciascuna categoria viene calcolata come il costo del servizio diviso la superficie complessiva per ogni metro quadro portato a tassazione. L’ammontare dei costi si è ridotto perché nell’anno di riferimento si registra un maggiore introito di oltre mezzo milione di euro, allo stesso tempo anche le superfici tassabili sono aumentate di complessivi 108.000 metri quadri con 955 abitazioni portate a tassazione che prima, invece, erano sconosciute. Le utenze abitative iscritte a ruolo sono passate da 22.217 per mq 2.882.660, a 23.172 per mq 2.990.675,4.
Tutto questo permette una riduzione media delle tariffe delle abitazioni intorno al 4%. In base al numero di occupanti per metro quadro si oscilla dal 3% al 6%, riduzione in linea con l’ultimo triennio che ha visto il Comune di Avellino, in controtendenza rispetto ad altre realtà d’Italia, abbassare la tariffa del 15%.
Per quanto riguarda le posizioni non abitative si registra un fisiologico aumento di cessazioni di attività, dovuto anche alla crisi economica complessiva, e alcune posizioni hanno usufruito della nuova legge che consente di uscire dal servizio senza pagare i costi fissi. A fronte di un aumento potenziale della tariffa per la diminuzione delle superfici portate a tassazione, anche in questo caso si registra una riduzione dei costi tra l’1% e il 2% spalmata su tutte le categorie. Le utenze non abitative sono passate da 3.433 per mq 712.870 a n. 3.571 per mq 723.186. Complessivamente, l’incremento del costo tariffabile non solo è stato interamente riassorbito a seguito dell’imputazione delle detrazioni previste in relazione ai maggiori introiti effettivamente incassati dal Comune per effetto lotta all’evasione tributaria ma si è registrata una riduzione dei costi netti tariffabili 2025 che si sono attestati a 12.898.910,00 euro, facendo registrare una riduzione rispetto al 2024 di 89.309, 00 euro.
La nuova tariffa dovrà ora passare l’esame del consiglio comunale chiamato, tra le altre cose, ad approvare anche il bilancio di previsione redatto dall’assessore alle finanze, Alessandro Scaletti, insieme agli uffici della Ragioneria comunale.