
A Palazzo di Città si è aperta una vera e propria crisi politica: la giunta Nargi ha deciso di ritirare in extremis il bilancio di previsione, mettendo a nudo la spaccatura che divide la maggioranza. L’impossibilità di approvare il documento finanziario ha creato disagi immediati non solo sul versante amministrativo, ma anche sulle questioni inerenti la vita quotidiana dell’intera città.
Tra le conseguenze più visibili, la cancellazione dell’evento con maxischermo previsto per seguire la partita dell’Avellino: un’iniziativa voluta per unire il quartiere e rilanciare il senso di comunità, ora sospesa a data da destinarsi. Al contempo, restano inevase da mesi le segnalazioni sulle strade dissestate: buche profonde costringono automobilisti e pedoni a continui rischi, in assenza di finanziamenti e di un piano di interventi certi.
Il ritiro del bilancio getta un’ombra sull’intero mandato: senza approvazione del documento non potranno partire i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, né gli investimenti previsti per servizi sociali, ristrutturazione di edifici pubblici e iniziative culturali. Intanto, il nervosismo tra i consiglieri cresce, e la città attende una rapida soluzione per evitare che il caos politico si traduca in un vero e proprio stallo amministrativo.
La palla passa ora al tavolo di maggioranza: riuscirà a ricompattarsi e a ripresentare un bilancio credibile, o l’assenza di un’intesa interna farà slittare nuovamente ogni progetto, lasciando Avellino impantanata tra promesse mancate e strade ormai inghiottite dalle buche?