Centro per l’Autismo: ok all’acquisizione dei suoli di Valle. Inizia il countdown per l’apertura

Centro per l'Autismo di Valle - Avellino

Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’acquisizione sanante dei suoli su cui sorge il Centro per l’Autismo di Valle. Con 23 voti a favore, l’assise cittadina ha dato l’ok all’ultimo tassello necessario a liberare la struttura dedicata ai ragazzi con sindrome dello spettro autistico da un pantano burocratico amministrativo che dura da anni. Un investimento di poco superiore ai cinquecentomila euro per entrare in possesso dei terreni che, pur non avendone piena titolarità, il Comune occupò nel 2009 per realizzare la struttura costata oltre 5 milioni di euro. Adesso, salvo ulteriori colpi di scena, il centro potrebbe iniziare le proprie attività entro l’autunno. La gestione è stata assegnata all’Asl di Avellino, che con il Comune capoluogo ha sottoscritto un apposito protocollo di intesa in Prefettura. Grazie ad un investimento di 1,2 milioni, l’azienda sanitaria trasferirà a Valle tutte le attività della neuropsichiatria infantile.

Inoltre, nel corso del consiglio comunale, il sindaco, Gianluca Festa, ha annunciato: «Da qui a pochi giorni affideremo il servizio per un centro di ricerca dei disturbi neuropsichiatrici. E realizzeremo alloggi per i ragazzi e le loro famiglie grazie ai fondi dell’housing sociale. Avellino diventerà un polo di eccellenza al Centro Sud rispetto ad un disturbo che vede numeri sempre più allarmanti».

Si chiude così un iter amministrativo che a novembre aveva subito un brusco stop quando il Tar, a cui si era appellato il proprietario dei terreni, un signore che da anni si è trasferito degli Stati Uniti, aveva bocciato la procedura di esproprio dei suoli, imponendone la restituzione previo ripristino dei luoghi. L’amministrazione comunale, dopo aver preso formalmente atto dell’impossibilità di ripristinare il diritto di proprietà attraverso la restituzione dei suoli occupati e trasformati in assenza di titolo legittimo, ha motivato la precedente indebita utilizzazione dell’area con attuali ed eccezionali ragioni di interesse pubblico. Gli uffici comunali hanno, dunque, valutato in 501.400,00 euro il costo da sostenere per quantificare la cifra complessiva dovuta al proprietario per il valore del bene, come indennizzo del 10% per il pregiudizio non patrimoniale subito e come risarcimento per il periodo di occupazione senza titolo per un interesse del 5% annuo, determinato sul valore del bene, pari a 197.800 euro maturati dal 3 aprile 2009.

 

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