Avellino, su rifiuti e piano di zona è scontro tra opposizioni e Festa

Comune di Avellino

Doppia conferenza stampa a Palazzo di Città e botta e risposta tra le opposizioni consiliari e il sindaco, Gianluca Festa. Rifiuti e piano di zona i nuovi terreni di scontro. I consiglieri Ettore Iacovacci e Costantino Preziosi, componenti della commissione trasparenza, definiscono illegittimi gli atti di nascita della Grande srl, la società mista pubblico privata che gestirà il ciclo integrato dei rifiuti sul territorio comunale. Per Preziosi: «il consiglio comunale ha approvato una documentazione parziale. L’atto di costituzione della società, approvato dalla maggioranza, si basava su una delibera di giunta che però non è mai stata pubblicata. Quindi, con il loro voto i consiglieri hanno certificato di aver letto documenti di cui invece l’assise non era a conoscenza».

E le forze di centrosinistra che dentro e fuori i banchi del consiglio si rifanno al “campo largo” entrano a gamba tesa su quanto sta accadendo all’azienda consortile dei servizi sociali. A tenere banco è la nomina, da parte del cda presieduto dal sindaco, Gianluca Festa, del nuovo direttore generale. La scelta è ricaduta su Rodolfo De Rosa, il cui nome dal 2021 compare nell’inchiesta condotta dalla Dda napoletana sul sistema di appalti affidati a cooperative sociali in odore di camorra tra Napoli e Caserta. De Rosa, che al momento è solo indagato e che si è già detto sicuro che a chiusura indagini la sua posizione verrà archiviata, è finito nel mirino degli inquirenti per la sua funzione di coordinatore dell’ambito sociale di Pomigliano d’Arco. Al netto della presunzione di non colpevolezza, le opposizioni accusano Festa di una scelta politicamente inopportuna che rischia di bloccare ulteriormente i servizi sociali da erogare ai 16 comuni dell’Ambito A4. «Dopo anni di stallo del piano di zona dobbiamo continuare ad assistere a servizi sociali con il freno a mano tirato perché il sindaco ha nominato direttore dell’azienda consortile una persona che, essendo sotto indagine, ha dichiarato che non firmerà l’accettazione dell’incarico finché non sarà chiarita la sua posizione.

Un’assurdità a danno di un ambito sociale che riguarda centomila cittadini» commenta Francesco Iandolo, capogruppo di App. Di procedure «fallaci» e scelte «inopportune» parla Ferdinando Picariello del M5s: «Il sindaco dovrebbe tornare indietro e ritirare la nomina di De Rosa, perché il suo compito è quello di far funzionare l’ambito territoriale non di continuare a tenerlo bloccato a scapito delle fasce più deboli della popolazione». Anomalie, quelle su cui indaga la Dda partenopea, che secondo il consigliere Pd, Nicola Giordano, non si distaccano molto da quelle «che denunciamo ormai dal 2019 anche ad Avellino. Basta mettere insieme chi gestiva i servizi del nostro piano di zona, sempre le stesse cooperative di cui qualcuna raggiunta da interdittiva antimafia quest’anno, per capire che un approfondimento non guasterebbe. Ad oggi De Rosa è solo indagato e mi auguro per lui che la sua posizione resti immacolata, ma tutta questa vicenda continua a bloccare i servizi ai cittadini».

Immediata la replica di Festa: «non eravamo a conoscenza di questa inchiesta così come non lo era il Pd, visto che nella stessa risulta indagata anche una persona che ha fatto parte dello staff dell’assessore regionale Lucia Fortini. Il cda che presiedo ha valutato i due curricula arrivati in risposta al bando per la ricerca di un direttore generale, e quello del dottore De Rosa è stato valutato come il migliore. Al momento è solo un indagato nell’ambito di un’inchiesta di due anni fa che potrebbe presto arrivare a conclusione».

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