Ambiente e legalità, confronto ad Avellino: “Nessuno deve lasciare spazi vuoti”

Un dibattito approfondito su ambiente, salute pubblica e legalità ha animato il Convitto Nazionale “P. Colletta” di Avellino, dove istituzioni, esperti e studenti si sono confrontati sulle criticità della gestione dei rifiuti in Campania. L’incontro, promosso con l’Osservatorio Regionale Gestione Rifiuti (ORGR), ha posto l’attenzione sulla necessità di un’azione congiunta per migliorare la qualità dell’aria, dell’acqua e il sistema di smaltimento dei rifiuti. Uno degli interventi più significativi è stato quello del Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma, che ha sottolineato il legame tra illegalità e gestione ambientale. “La criminalità organizzata si insinua dove esistono vuoti amministrativi e inefficienze, trasformando il settore dei rifiuti in un’opportunità di guadagno pari, se non superiore, al traffico di droga” ha dichiarato Airoma. Ha poi evidenziato come il mancato controllo e la scarsa impiantistica favoriscano pratiche illecite, criticando anche un certo ambientalismo ideologico che ostacola soluzioni tecnologiche efficaci.Il Procuratore ha ribadito che nessun territorio può considerarsi immune da questi fenomeni, menzionando le criticità dell’area del Solofrano e della Valle del Sabato. “Non esistono isole felici. Ognuno deve fare la propria parte: politica, amministrazione, magistratura, forze dell’ordine e cittadini” ha affermato, citando l’esperienza di Napoli Nord, dove un’app per segnalare incendi di rifiuti ha visto protagonisti i giovani come prime sentinelle del territorio.Infine, Airoma ha espresso preoccupazione per i recenti episodi di cronaca ad Avellino, come l’incendio dell’escavatore, il quarto in pochi mesi, sottolineando la necessità di vigilare con costanza per evitare che simili episodi si ripetano.

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