Unione Comuni Terre dell’Ufita, Cisl Fp critica tempi e modi

“Dall’assemblea del personale di Polizia Municipale dei Comuni aderenti all’Unione Terre dell’Ufita, svoltasi presso la sala consiliare del Comune di Sturno, è emerso un giudizio negativo sul modo con cui si sta attuando il trasferimento del personale del servizio di Polizia Municipale in Comando all’Unione dei Comuni”, dichiarano il Segretario Provinciale Antonio Santacroce, il coordinatore territoriale Maurizio Caso e il dirigente sindacale Tullio De Padua della CISL FP IrpiniaSannio. …

“Dall’assemblea del personale di Polizia Municipale dei Comuni aderenti all’Unione Terre dell’Ufita, svoltasi presso la sala consiliare del Comune di Sturno, è emerso un giudizio negativo sul modo con cui si sta attuando il trasferimento del personale del servizio di Polizia Municipale in Comando all’Unione dei Comuni”, dichiarano il Segretario Provinciale Antonio Santacroce, il coordinatore territoriale Maurizio Caso e il dirigente sindacale Tullio De Padua della CISL FP IrpiniaSannio.
“L’Unione dei Comuni, continua il Segretario Provinciale Santacroce, deve essere uno strumento per risparmiare e non per spendere soldi pubblici. Tali scelte sono utili se inserite in un progetto ben definito che in questo momento manca. Appare del tutto evidente come l’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita nasca con eccessiva fretta. Come sindacato avremmo preferito una partenza più graduale, definendo gli aspetti fondamentali come l’organizzazione degli uffici e la gestione complessiva delle risorse umane e non il mero spostamento del personale in una sorta di limbo indefinito. Non ci sembra un buon inizio. Abbiamo chiesto un incontro urgente che non ci è stato ancora concesso e che sollecitiamo al fine di evitare inutili e costosi contenziosi. L’Unione dei Comuni nasce quindi male, senza un impegno preciso che non sia quello della facciata politica, quindi destinata al fallimento, come già successo in altri territori. Non siamo d’accordo con tale modo d’agire. L’Unione deve servire a non sprecare ulteriori risorse degli Enti, già in grave situazioni economiche. Si sta facendo, ed è una critica che estendiamo ai Sindaci dei Comuni appartenenti all’Unione, una confusione clamorosa! Abbiamo proposto numerose modifiche ed integrazioni, ma solo quelle che correggevano errori madornali sono state accolte, mentre le altre, volte a garantire la qualità dei servizi da erogare sul territorio, non sono state prese in considerazione. Ci si appresta a varare un Ente chiuso all’esterno, di cui molte persone non conoscono le finalità e che sarà probabilmente percepito, a torto o a ragione, come l’ennesimo carrozzone. Si sta creando “qualcosa” i cui costi saranno superiori ai benefici, ancora una volta. Tutto questo avviene in uno dei momenti di maggior incertezza e confusione del pubblico impiego dove la recente manovra è intervenuta pesantemente nell’ordinamento dei piccoli Comuni. Avremmo voluto vedere, prima di tutto, un studio, niente di eccezionale, che confrontasse l’evoluzione della spesa del personale nei due casi con Unione e senza Unione e capire, quindi, l’effettiva convenienza economica di tutto il processo. Come organizzazione sindacale diamo, a malincuore, un giudizio negativo non sull’Unione dei Comuni ma sul modus operandi e sulla tempistica troppo affrettata. La nostra convinzione, maturata in questi mesi, è che si tratti di un’iniziativa che porterà ad uno ulteriore spreco di risorse pubbliche senza portare ai risultati sperati se non effettuata con una maggiore razionalità e attenzione. Non ci è stato fornito alcun dato che dimostri il contrario e non ci bastano le rassicurazioni dei Sindaci”, conclude il Segretario Provinciale della CISL IrpiniaSannio Santacroce.

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