UdS, manifestazione per dire NO alla scuola proposta da Renzi

AVELLINO – “Renzi continua a parlarci di Buona scuola, ma quella che ci propone è davvero una buona scuola? Una scuola pubblica che viene finanziata dai privati non è una buona scuola, una scuola in cui il preside viene visto come una sorta di “manager” che ha il compito di poter scegliere quali insegnanti avere e quali no, non è una buona scuola, una scuola. Ma di quale Buona scuola stiamo parlando? Questa non è la scuola che desideriamo noi studenti. Vogliamo una scuola pubblica, una sc…

AVELLINO – “Renzi continua a parlarci di Buona scuola, ma quella che ci propone è davvero una buona scuola? Una scuola pubblica che viene finanziata dai privati non è una buona scuola, una scuola in cui il preside viene visto come una sorta di “manager” che ha il compito di poter scegliere quali insegnanti avere e quali no, non è una buona scuola, una scuola. Ma di quale Buona scuola stiamo parlando? Questa non è la scuola che desideriamo noi studenti. Vogliamo una scuola pubblica, una scuola che venga finanziata dallo Stato, e non allo stesso modo di quella privata, non vogliamo privati all’interno delle nostre scuole. Inoltre, vogliamo una scuola in cui si senta parlare di diritto allo studio, difatti nel documento di legge proposto da Renzi e dal ministro dell’istruzione Giannini, non si legge alcuna riga riguardante la sempre più grande necessità di garantire a tutti il diritto allo studio.Da anni abbiamo una legge regionale sul diritto allo studio che non viene attuata, è tempo di fare una svolta, è tempo di portarla all’interno delle nostre scuole. Siamo stanchi di vedere la nostra scuola trasformarsi in un “circolo elitario”, in cui possono accedervi solo coloro che hanno una certa disponibilità economica, vogliamo che sia garantita a tutti la possibilità di studiare, a prescindere dalla loro condizione economica. Vogliamo un sistema che si basi sulla cultura, vogliamo uno Stato che finanzi la scuola pubblica, e che investa in cultura. Vogliamo un libero accesso ai saperi, per questo intendiamo realizzare una carta dello studente provinciale, che si sostituisca a quella nazionale che non serve a nulla, se non ad occupare spazio all’interno del portafogli, e che consenta dei buoni sconti a tutti gli studenti in librerie, cinema, cartolibrerie, insomma in tutti i luoghi di cultura all’interno del nostro territorio. Inoltre, accanto ad un sapere libero ed alla rivendicazione di una scuola pubblica, crediamo che parlare di diritto allo studio significhi anche garantire ad ogni singolo studente di poter praticamente arrivare a scuola, attraverso mezzi pubblici che nel nostro territorio sono sempre più precari. Noi studenti paghiamo una marea di soldi per gli abbonamenti, per poi viaggiare come sardine in autobus rotti. Inoltre, siamo costretti a fare corse immense per non perdere l’autobus, altrimenti spesso bisogna aspettare delle ore prima che ne passi un altro. Questa situazione è insostenibile, uno studente deve poter arrivarci a scuola e deve poter studiare in edifici a norma, e non in garage adibiti ad aule, in edifici che cadono a pezzi, senza laboratori né palestre. Allora Renzi è questa la Buona scuola di cui ci parli? Noi diciamo no a questa Cattiva scuola, vogliamo una Reale scuola pubblica e la vogliamo ORA! Per questo vi invitiamo a partecipare alla manifestazione di venerdì 14 novembre, per dire No alla buona scuola di Renzi e proporre la nostra alternativa di Buona Scuola!”. Così Rita Vaselli dell’Uds di Avellino.

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