Trasporti, i sindacati denunciano: nessuna soluzione in vista

Lunedì e martedì si sono tenuti due incontri, il primo tra le organizzazioni sindacali e l’assessore regionale ai trasporti, il secondo con la consulta sulla mobilità. Rispetto alle note istanze, ribadite dalle organizzazioni sindacali, che hanno sottolineato per l’ennesima volta la necessità di rilancio del trasporto ferroviario regionale, con lo stop ai tagli ed la revoca del provvedimento di chiusura della stazione di Avellino, si è registrata solo una tiepida apertura da parte dell’assessore. “Non è possibile constatare il continuo smantellamento del trasporto ferroviario regionale e interregionale, ipotizzare ulteriori tagli, isolare completamento l’Irpinia pregiudicando in modo irreversibile qualsiasi idea di sviluppo, nonostante le ottime intenzioni che scaturiscono solo sulla carta. La Regione Campania deve programmare il servizio, integrare il trasporto ferro-gomma cioè la mobilità, senza scorciatoie o furbate. Occorre definire le priorità e non solo il mantenimento della linea Bn-Av-Sa, ma anche il rafforzamento del trasporto ferroviario regionale nell’ intera Campania non solo nella fascia costiera ( SA-NA-CE). Il trasporto collettivo ferro-gomma deve essere la priorità assoluta per l’investimento nei trasporti, indipendentemente dalla redditività. Minori servizi ai cittadini non portano solo minori entrate nei bilanci delle aziende, mettendone quindi a rischio la stessa esistenza con inevitabili ricadute sui posti di lavoro, portano soprattutto allontanamento dal servizio pubblico, utilizzo per gli spostamenti del mezzo individuale, aggravando i già miseri bilanci familiari, con forti effetti negativi sulla bilancia energetica, sulla congestione delle strade e sull’inquinamento dell’aria delle città in un circolo vizioso dal quale tutte le parti in causa escono perdenti”. Alla luce di ciò, lo sciopero del 21 settembre 2012, di otto ore dalle 10 alle 18, dei lavoratori del comparto ferroviario regionale di Trenitalia, assume un’importanza cruciale per il futuro del TPL ferroviario campano, per il ripristino delle corse che la delibera del 9 agosto vorrebbe sopprimere e per la tutela del diritto alla mobilità dei cittadini dell’Irpinia e del Sannio”.

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