
Presso il Carcere Borbonico, si è svolta la presentazione in anteprima de I misteri del chimico dei fantasmi, l’ultima opera letteraria di Salvatore Biazzo, edita da Giannini. Il romanzo, frutto di un’attenta ricerca storica intrecciata a una narrazione appassionante, riscopre la figura di Oscar D’Agostino, il chimico dell’era atomica il cui contributo decisivo alla fissione nucleare è stato ingiustamente oscurato da giganti quali Fermi e Segrè.
Durante l’evento, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha messo in luce il valore culturale dell’iniziativa, definendo il libro come un vero omaggio a storia, scienza e Irpinia. In particolare, ha richiamato l’attenzione su un dettaglio sorprendente: la storica prima fissione nucleare avvenne in un edificio, ora sede del Ministero dell’Interno. L’opera, infatti, non solo celebra il ruolo tecnico e scientifico di D’Agostino, ma ne svela anche il misterioso coinvolgimento con i servizi segreti e il fondamentale, seppur discreto, contributo nell’aiutare Enrico Fermi e sua moglie a sfuggire alle draconiane leggi razziali fasciste.