Telefono Azzurro, tante richieste dalla Campania

Telefono Azzurro, tante richieste dalla Campania
n circa tre anni di vita, il numero 114 Emergenza Infanzia ha gestito più di 5.000 situazioni di emergenza che hanno coinvolto bambini e adolescenti. Lo rende noto Telefono Azzurro, che gestisce il servizio telefonico, all’ indomani della vicenda della ragazzina di Sant’Antimo (Napoli), che ha denun…

Telefono Azzurro, tante richieste dalla Campania

n circa tre anni di vita, il numero 114 Emergenza Infanzia ha gestito più di 5.000 situazioni di emergenza che hanno coinvolto bambini e adolescenti. Lo rende noto Telefono Azzurro, che gestisce il servizio telefonico, all’ indomani della vicenda della ragazzina di Sant’Antimo (Napoli), che ha denunciato al 114 i maltrattamenti subiti per anni dal padre. La gran parte delle richieste d’aiuto proviene da Lazio, Lombardia e Campania, e la maggior parte delle problematiche segnalate al Servizio (il 60,6%) ha origine all’interno delle mura domestiche, dove il bambino vive con entrambi i genitori, con la madre, con il padre o con un genitore e il suo nuovo partner. Infatti, il presunto responsabile delle situazioni riferite al 114 è nella maggior parte dei casi una persona che fa parte del contesto familiare del bambino. Telefono Azzurro invita a riflettere sulla necessità che la comunità rimanga sempre vigile di fronte all’emergenza infanzia. Per quanto riguarda il soggetto che contatta il 114 per segnalare la situazione di emergenza, infatti, risulta che solo nel 10% a chiamare è il bambino o l’adolescente direttamente interessato, come è avvenuto in questo caso. “Questo significa – afferma Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro e neuropsichiatra infantile – che gli adulti hanno un ruolo fondamentale nel cogliere i segnali d’allarme che provengono dai bambini, e che la comunità intera deve tenere gli occhi aperti in tal senso”.

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