Tagli scuola, Della Pia: “Serve una mobilitazione”

Tagli scuola, Della Pia: “Serve una mobilitazione”

Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra sostengono con determinazione le rivendicazioni del movimento dei precari della scuola in Irpinia. “La scure dei tagli del mandante Tremonti messa in atto dalla esecutrice materiale Gelmini – scrive in un comunicato Tony Della Pia – si abbatte quest’anno anche sui docenti delle scuole superiori, chiudendo il cerchio della destrutturazione della scuola pubblica. A farne le spese saranno docenti di ruolo e precari, personale ATA e soprattutto gli studenti e le famiglie che assisteranno inevitabilmente al peggioramento della qualità dell’istruzione. Il taglio di ore settimanali, la drastica riduzione del personale ATA che in alcuni casi mette a repentaglio la possibilità di tenere aperte le strutture, il tempo pieno inevaso, la chiusura di molti laboratori, non soltanto generano una considerevole perdita di posti di lavoro, ma hanno pesanti ripercussioni sulla didattica. In Irpinia la situazione è molto pesante, così come nelle altre aree del Sud, le più tartassate dai tagli di questo Governo che ormai è apertamente antimeridionale. Il numero delle persone che quest’anno resteranno a casa è di alcune centinaia, tra le quali precari storici anche con venti anni di servizio”. “Innescare il conflitto – conclude Della Pia – resta l’unica possibilità per la scuola di porre un freno alla deriva degli ultimi anni, la contrattazione attuata dai sindacati non ha prodotto grandi risultati con un governo sordo e indifferente, è quindi ora di far sentire forte la propria voce. Rifondazione e la Federazione si impegneranno a promuovere e sostenere tutte le forme di protesta che il personale della scuola vorrà porre in atto, costruiranno momenti di mobilitazione coinvolgendo studenti docenti e genitori, ritenendo che sia fondamentale dare seguito a quanto le associazioni studentesche e dei precari sono riusciti a costruire in Irpinia nello scorso anno con gli Stati Generali dell’Istruzione. Lanciamo un appello a tutta la società civile irpina per costruire a settembre un grande momento di lotta e di riflessione, affinché questa battaglia non si riduca ad una sacrosanta rivendicazione per il lavoro, ma diventi una lotta di civiltà per un’istruzione pubblica, laica e di qualità”.

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