Tagli ospedali, S. Angelo coinvolge la stampa estera

Tagli ospedali, S. Angelo coinvolge la stampa estera

SANT’ANGELO DEI LOMBARDI – Il comitato civico comunale di Sant’Angelo dei Lombardi, coinvolge nella protesta circa cinquecento corrispondenti della stampa estera. L’obiettivo è quello di far capire ai connazionali e al resto del mondo il grande sopruso che si sta commettendo in Alta Irpinia, in merito ai tagli dei reparti ospedalieri e alla chiusura dei pronto soccorso degli ospedali di Sant’Angelo dei Lombardi e Bisaccia. Ecco il testo del comunicato stampa inviato oggi pomeriggio, a circa cinquecento corrispondenti della Stampa Estera presenti in Italia, dal comitato civico permanente che si è riunito in seduta permanente presso il comune di Sant’Angelo dei Lombardi in difesa della sanità in Alta Irpinia.
“Il prossimo 23 Novembre ricorrerà il trentesimo anniversario del terremoto nel quale l’Irpinia pagò un tributo immenso: 2.914 morti, 280.000 sfollati e 8.848 feriti; per l’Italia fu la più pesante tragedia dalla fine della seconda guerra mondiale, altri drammi dovuti all’inclemenza della natura hanno colpito la provincia di Avellino nel corso del ventesimo secolo, come il terremoto del 1930 che portò alla morte di 1404 vite umane. L’assenza delle istituzioni, come nella lunga notte del 23 Novembre, quando fummo abbandonati a noi stessi e negli anni successivi quanto sulla nostra pelle si arricchirono e strumentalizzarono il nostro dolore politici e faccendieri, si sta ripetendo in questi giorni volendo far pagare alle comunità virtuose le emergenze provocate da politici parassiti bravi solo a creare debiti e clientele. Proprio in questi giorni si sta decidendo la chiusura degli ospedali di Sant’Angelo dei Lombardi e Bisaccia mentre al loro posto i grandi politici apriranno un mega discarica che servirà a sversare l’immondizia dei cittadini poco virtuosi delle province vicine e a salvare la coscienza e la poltrona dei loro colleghi incapaci.
Una popolazione di 70mila abitanti si ritroverà nello spazio di un’area di 1000 km2 senza un presidio di prima emergenza con il primo pronto a soccorso ad almeno 50km. Considerando che siamo in piena montagna con altitudine media di 800 metri e nel periodo invernale la neve cade copiosa. Uno stato che incapace di garantire la SALUTE , chiudendo gli ospedali e aprendo le discariche, uno stato che è incapace di garantire la SICUREZZA non riuscendo a far rispettare le leggi che si dà, uno stato che non riesca a garantire i diritti della SCUOLA, dove sono molti i bambini costretti ad imparare in pluriclassi, nei vari plessi scolastici dell’Alta Irpinia, non merita rispetto.La sana gente dell’Irpinia non ci sta a pagare un pesante tributo alla mala politica e alla disinformazione locale e nazionale per questo motivo coinvolgiamo gli organi di stampa internazionali per informare i loro lettori e ascoltatori che nel sesto paese più industrializzato del mondo, nella Patria della DOLCE VITA e del lusso, ci sono cittadini mortificati la cui la cui unica colpa è quella di nascere in un territorio già di per sé svantaggiato da una natura maligna. Per informare i milioni di Irpini sparsi nel mondo che i loro cugini rimasti in Italia non avranno fatto la valigia di cartone per partire per in giro per il mondo ma restano stranieri in una Patria Matrigna che gli scippa le risorse che ha come l’acqua donandogli in cambio immondizia e togliendogli i più elementari diritti.
Abbiamo formato un comitato formato da comuni cittadini e dai sindaci dei paesi dell’ALTA IRPINIA a cui vi invitiamo a contattarci per ulteriori informazioni.”

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