Tagli ai trasporti su ferro, proclamato lo sciopero regionale

I lavoratori della Direzione regionale di Trenitalia della Campania incroceranno le braccia per otto ore, dalle 10 alle 18 di venerdì 21 settembre. L’agitazione è stata decretata a livello regionale, da tutte le organizzazioni di categoria Filt CGIL, Fit CISL, Uilt UIL, UGL Trasporti, FAST Ferrovie. La decisione è stata adottata dopo la mancata convocazione da parte della Regione Campania e dell’azienda Trenitalia, alle quali era stato chiesto di individuare le procedure di raffreddamento in modo da scongiurare una riduzione del servizio ferroviario di Trenitalia in Campania.
“La volontà dell’assessorato ai trasporti della Regione Campania e della giunta regionale – osserva Carlo Finossi, segretario Filt CGIL di Avellino e Benevento – è di segno contrario alle nostre rivendicazioni. La riprogrammazione del servizio di trasporto adottata con delibera di giunta regionale del 9 agosto stabilisce una riduzione di circa un milione e mezzo di chilometri, con tagli per 13 milioni di euro, pagati in maniera insostenibile dalla province di Avellino e Benevento, già colpite dai tagli praticati nel 2011”.
“Non possiamo accettare – aggiunge Pietro nappi della Filt CGIL di Avellino-Benevento- una politica di tagli e che colpisce le fasce deboli come studenti, pensionati e lavoratori, soprattutto delle aree interne, alle quali è negato il diritto alla mobilità. Nei periodi invernali, inoltre, il servizio di trasporto su ferro è l’unica alternativa percorribile per garantire ai cittadini dei comuni interni le possibilità di collegamento con le altre zone della regione. L’Irpinia ed il Sannio si ritrovano completamente isolati, con il taglio totale di tutte le corse ferroviarie, in partenza ed in arrivo alla stazione del capoluogo, così come in numerosi altri comuni irpini e sanniti, considerando che a ciò si aggiungono i tagli già attuati al servizio di trasporto pubblico su gomma”.
La decisione di proclamare la giornata di sciopero da parte delle organizzazioni di categoria si è resa necessaria a seguito della volontà chiara della Regione e di Trenitalia, di ignorare la richiesta di confronto per discutere dei piani di ridimensionamento delle linee. Le organizzazioni di categoria chiamano alla partecipazione alla mobilitazione, oltre ai lavoratori del settore, che verranno pesantemente colpiti dalla politica dei tagli, anche i cittadini delle aree interne e i rappresentanti istituzionali dei comuni interessati dai tagli che decreteranno l’isolamento di numerose realtà locali.

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