Studio della Uil sulla Tasi: penalizzate le famiglie numerose

La Uil di Avellino Benevento ha presentato lo studio sul livello di tassazione della nostra provincia. In collaborazione con il Centro Fiscale CAF Uil l’analisi dei dati sono state effettuate prendendo in considerazione un’abitazione di edilizia popolare di categoria A3 con rendita catastale di media Euro 450,00. La prima scadenza della TASI è il 16 ottobre da pagare nella misura del 50% e interesserà tutti i Comuni che hanno deliberato l’aliquota e inviato la stessa al Ministero Economia e Fin…

La Uil di Avellino Benevento ha presentato lo studio sul livello di tassazione della nostra provincia. In collaborazione con il Centro Fiscale CAF Uil l’analisi dei dati sono state effettuate prendendo in considerazione un’abitazione di edilizia popolare di categoria A3 con rendita catastale di media Euro 450,00. La prima scadenza della TASI è il 16 ottobre da pagare nella misura del 50% e interesserà tutti i Comuni che hanno deliberato l’aliquota e inviato la stessa al Ministero Economia e Finanze-MEF entro il 30/9/2014.
La seconda rata ha scadenza 16 dicembre e rappresenterà il saldo per i Comuni che hanno emesso delibera mentre sarà da considerare unica soluzione per i Comuni che non hanno fatto la delibera di determinazione delle aliquote. Dallo studio effettuato dei 119 Comuni (poichè Montoro risulta ancora con due diverse delibere Inferiore e Superiore) n 100 Comuni hanno effettuato regolarmente la delibera mentre i restanti 19 non l’hanno fatta e quindi per questi ultimi si applicherà l’aliquota minima dell’1/000.
In merito al valore della Tasi si è riscontrato che sui 100 Comuni con delibera in 81 Comuni si è verificato un incremento rispetto all’IMU del 2018 pari al 108% con la media di 68,00 Euro a carico delle famiglie; in 15 Comuni si registra invece un decremento del 35% con un risparmio per le famiglie di Euro 52,00 e per n 4 Comuni invece si verificato un azzeramento ovvero la Tasi non si paga. Questi ultimi Comuni sono Sperone, Baiano, Mugnano del Cardinale e Sirignano.
Un dato da rilevare è che il risparmio che ha interessato 19 Comuni è così ripartito: fino a 50 Euro di risparmio 10 Comuni, da 51 a 100 euro di risparmio 6 Comuni interessati, oltre 100 euro di Risparmio sono interessati due Comuni (Volturara I. e Montoro), oltre i 200 euro di risparmio è interessato solo il Comune di Montella.
Per quanto concerne gli 81 Comuni interessati dall’aumento, nel Comune di Montecalvo irpino si registra un amento oltre i 200 Euro, 35 Comuni sono invece interessati da un aumento del valore della Tasi rispetto all’Imu 2012 tra i 151 e 200 euro, 23 Comuni registrano un amento da 101 a 150 euro e infine 23 Comuni un aumento da 70 a 100 euro.
Sul versante delle aliquote applicate, 55 Comuni hanno applicato l’aliquota da 0 a 1/000, 22 Comuni l’aliquota tra il 2 e 2.3/000, 16 Comuni applicano 1.5/000, 15 Comuni il 2.5/000, 9 Comuni applicano un’aliquota tar 1.6 e 1.9/000, solo il Comune di Atripalda applica il 2.8/000 ed infine solo il Comune di Montecalvo Irpino il 3.3/00 rappresentando altresì il Comune ove si paga di più la tasi.
Approfondendo l’analisi in relazione alla dimensione abitativa dei Comuni si evince invece che:
Nei comuni con meno di 1000 abitanti, la media dell’aliquota applicata è pari all’1/000
Nei comuni dai 1000 a 2000 abitanti la media dell’aliquota applicata è il 2/000
Nei comuni dai 2000 a 5000 abitanti la media dell’aliquota applicata è l’ 1,5/000
Nei Comuni con oltre 5000 abitanti la media dell’aliquota applicata è1,56/000
Lo studio evidenza quindi che la dimensione dei Comuni risulta determinante sia per il livello di tassazione, qualità e quantità dei servizi e soprattutto per produrre economie di scala; viceversa, l’eccessiva frammentazione comporta un elevato livello di tassazione con la conseguente disomogeneità dei servizi e una maggiore incidenza sul reddito.
Per la Uil la presenza di piccoli Comuni senza un reale e concreto coordinamento dell’Ente Provincia, -privato delle sue originali funzioni- comporta una difficoltà di gestione dei servizi che dovrebbero essere erogati sul territorio in relazione a quanto incidono sui costi familiari , in altri termini una famiglia più numerosa è esposta a maggiore tassazione (TASI) rispetto all’Imu del 2012 di quanto non lo sia un nucleo familiare senza figli ma in cambio non beneficia del servizio per cui viene tassata.

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