Stessi diritti per figli naturali e legittimi, nota di Della Porta

“Il Parlamento ha approvato in via definitiva la riforma del diritto di famiglia nella parte in cui equipara i figli naturali a quelli legittimi. E’ una riforma epocale che ha suscitato forti polemiche”. E’ quanto sostiene l’avvocato Antonio Della Porta. “L’art.251 del Codice civile – prosegue – vieta che possano essere riconosciuti i figli nati da persone unite da vincolo di parentela in linea retta all’infinito (padre-figlia, ecc), in linea collaterale nel secondo grado (fratello-sorella) e tr…

“Il Parlamento ha approvato in via definitiva la riforma del diritto di famiglia nella parte in cui equipara i figli naturali a quelli legittimi. E’ una riforma epocale che ha suscitato forti polemiche”. E’ quanto sostiene l’avvocato Antonio Della Porta. “L’art.251 del Codice civile – prosegue – vieta che possano essere riconosciuti i figli nati da persone unite da vincolo di parentela in linea retta all’infinito (padre-figlia, ecc), in linea collaterale nel secondo grado (fratello-sorella) e tra affini in linea retta (suocero-nuora). L’eccezione a questa regola è che entrambi i genitori, o almeno uno di essi, all’epoca del concepimento, avessero ignorato questo vincolo. Le nuove norme prevedono invece che il figlio nato anche in questi casi possa essere riconosciuto previa autorizzazione del giudice avuto riguardo all’interesse del figlio e alla necessità di evitargli qualsiasi pregiudizio. I figli sono tutti uguali, anche quando sono frutto di violenza o di incesto. In tal modo – conclude Della Porta – è stato assicurato per tutti i figli un unico status giuridico”.

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