Statua raffigura ex vescovo Avellino, Pierro:è polemica

Statua raffigura ex vescovo Avellino, Pierro:è polemica

L’imbarazzo della Curia salernitana è palpabile. La statua di quattro metri in marmo apuano che raffigura l’arcivescovo di Salerno, Gerardo Pierro, rischia di apparire come un clamoroso esempio di «vanitas» porporale. L’unico commento alla notizia pubblicata dal Corriere del Mezzogiorno è una nota di circa venti righe con l’intestazione «Tele Diocesi». In essa si spiega che con la realizzazione della statua di quattro metri che lo raffigura, monsignor Gerardo Pierro «non c’entra nulla». L’arcivescovo di Salerno «è stato tenuto completamente all’oscuro dell’iniziativa presa dal signor Carlo Andrei, titolare dell’Artistici marmi apuani di Massa Carrara e da don Antonio Galderisi, economo del seminario Giovanni Paolo II dove la statua è stata collocata. «Sono cose che si fanno post-mortem» rileva ancora la nota. L’arcivescovo «è stato informato a cose fatte». Tutto risolto? Non proprio. Il professor Giovanni Acocella, docente universitario salernitano e vice presidente del Cnel, commenta: «Se c’è stato tanto clamore è perché qualcuno ha invitato persone estranee alla famiglia ecclesiale. Ritengo che quella cerimonia svoltasi all’interno del seminario dovesse rimanere privata. Da cattolico— aggiunge Acocella— ho gratitudine per il vescovo Pierro, giunto al termine del suo mandato pastorale per sopraggiunti limiti di età. Non posso avere la stessa gratitudine per coloro che hanno fatto di una cerimonia privata una cerimonia pubblica, invitando sindaci ed amministratori». La statua sarebbe stata commissionata a uno scultore toscano da alcuni sacerdoti in occasione del 75mo compleanno di Pierro

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