S. Angelo dei Lombardi, paziente con cuore artificiale

S. Angelo dei Lombardi, paziente con cuore artificiale
Procede bene, la riabilitazione in Alta Iprinia del signor Marco Valente, 61 enne, di Ercolano, paziente vivo, grazie all’impianto di cuore artificiale effettuato all’ospedale Monaldi di Napoli, dall’equipe del professore Maurizio Cotrufo. In relazione al ricovero del signor Valente presso l’Unita’ …

S. Angelo dei Lombardi, paziente con cuore artificiale

Procede bene, la riabilitazione in Alta Iprinia del signor Marco Valente, 61 enne, di Ercolano, paziente vivo, grazie all’impianto di cuore artificiale effettuato all’ospedale Monaldi di Napoli, dall’equipe del professore Maurizio Cotrufo. In relazione al ricovero del signor Valente presso l’Unita’ Cardiorespiratoria del Polo specialistico riabilitativo di S. Angelo dei Lombardi, il dottore Soccorso Capomolla ( primario e direttore medico della strutura) i collaboratori medici, infermieristici, fisioterapici ed il personale tecnico ed amministrativo eseguono le ultime prove per la verifica organizzativa e funzionale dei vari comparti. L’aria che si respira presso il centro riabilitativo irpino diretto dal dottore Salvatore Provenza e’ di grande soddisfazione. Tutti sono consapevole che questa esperienza, costituirà un altro importante tassello di crescita dell’equipe riabilitativa; ma soprattutto, questo evento, diventa esempio concreto delle motivazioni che hanno sostenuto Il Presidente della Fondazione Don Carlo Gnocchi, Monsignor Angelo Bazzari, nella creazione – mediante un innovativa sinergia pubblico-privato – di un polo d’eccellenza riabilitativo a vantaggio della domanda di  salute della popolazione  locale, irpina e campana, con il lodevole intento di eliminare o contenere nuove edizioni di pellegrinaggi della speranza verso i templi riabilitativi del Nord Italia. In merito al ricovero dell’unico paziente del Sud degli ultimi tempi, ad avere un cuore artificiale, il dottore Capomolla dichiara: “ Sono onorato dell’importante riconoscimento che l’’equipe del prof Cotrufo, con il quale,peraltro, abbiamo iniziato un’importante collaborazione, ha dato al nostro lavoro sullo scompenso cardiaco, sentiamo, tuttavia, la responsabilità del passaggio del testimone per garantire, mediante appropriati processi riabilitativi, il completamento di questa esperienza d’ eccellente sanità meridionale; è per questo motivo, che niente deve essere lasciato al caso, ma ogni azione deve rispondere rigorosamente a procedure,ruoli e funzioni per ottenere un recupero funzionale ed una buona qualità di vita al signor Marco.” . L’intervento riabilitativo, viene articolato con la collaborazione del dottor Ciro Maiello, responsabile del progetto e della dott.ssa Annalisa Restelli, Tutor del progetto.

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