Riordino servizio gestione rifiuti, la nota di Cittadinanzattiva

“Ancora contenziosi in materia di gestione del ciclo dei rifiuti. L’ultimo caso, secondo notizie giornalistiche locali odierne, riguarda il Comune d Vallata e la Provincializzata Irpiniambiente. Cittadinanzattiva Montefalcione Bassa Irpinia è costretta ancora una volta ad intervenire, a tutela dei consumatori, sulle dispendiose e non più giustificabili querelle sulla gestione dei rifiuti tra i comuni e la provincializzata Irpiniambiente”. Così in una nota Angela Marcarelli, Coordinatrice dell…

“Ancora contenziosi in materia di gestione del ciclo dei rifiuti. L’ultimo caso, secondo notizie giornalistiche locali odierne, riguarda il Comune d Vallata e la Provincializzata Irpiniambiente. Cittadinanzattiva Montefalcione Bassa Irpinia è costretta ancora una volta ad intervenire, a tutela dei consumatori, sulle dispendiose e non più giustificabili querelle sulla gestione dei rifiuti tra i comuni e la provincializzata Irpiniambiente”. Così in una nota Angela Marcarelli, Coordinatrice dell’Assemblea Territoriale Montefalcioene Bassa Irpinia.
“Il motivo del contendere risulta superato dalla legge della Regione Campania nr.5 del 24 gennaio 2014, pubblicata sul Burc nr.7 del 27.1.2014, recante il riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e assimilati in Campania. Infatti i comuni non possono più gestire in autonomia il servizio del ciclo di smaltimento dei rifiuti. Secondo il disposto dell’art.5 della citata legge nr.5/2014 che ha sostituito l’art.15 della legge regionale nr.4/2007 i comuni sono obbligati ad operare in forma associata, per Ambiti Territoriali Ottimali o Sistemi Territoriali Operativi, attraverso le costituenti Conferenze d’ambito. La Provincializzata Irpiniambiente deve invece lasciare la gestione del ciclo di smaltimento dei rifiuti alle Conferenze d’Ambito entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge nr.5/2014 analogamente alla gestione post-operativa delle discariche e dei siti di stoccaggio con decorrenza dal trentunesimo giorno successivo alla data di insediamento delle Conferenze d’ambito. Alle stesso tempo dovrà svolgere ogni adempimento disciplinato dagli artt.12 e 15 della citata legge regionale nr.5/2014 rispettivamente recanti “Gestione post-operativa delle discariche e dei siti di stoccaggio” e “Transizione al nuovo modello organizzativo – gestionale”. Pertanto lanciamo l’ennesimo appello al senso di responsabilità di ciascuno, avendone l’onere esplicitamente conferito anche alle associazione di tutela dei consumatori ai sensi dell’art.2, comma 461 l.24.12.2007 nr.244 come imposto dall’art.2 della citata legge n.5, affinché venga interrotto ogni contenzioso in atto che, oltretutto non avendo più motivo del contendere nell’itinere dell’attuazione della legge regionale nr.5/2014 di riordino del servizio gestione rifiuti e assimilati in Campania, potrebbe esporre gli attori anche a possibili responsabilità di danno per l’erario e sicuramente maggiori costi a carico dei cittadini. Chiediamo pubblicamente ai Sindaci, con particolare riferimento a quello di Avellino, nel cui Comune per il maggiore numero di abitanti (vds art.6 l.regionale nr.5 con rif.aggiunta art.15 bis legge regionale 4/2007) dovrebbe avere sede la Conferenza d’ambito, di organizzarsi per tempo e senza attendere all’ultimo momento per adempiere al meglio ai gravosi e laboriosi adempimenti imposti legge regionale nr.5/2014, per abbattere il più possibile i costi del servizio nel comune interesse dei cittadini amministrati. Per essere rassicurati attendiamo periodiche notizie a mezzo stampa sulla prosecuzione del lavori con riserva di altre più forti iniziative civiche”, conclude la nota.

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