Quote latte, domani la Coldiretti di Avellino a Roma
Una folta delegazione della Coldiretti di Avellino guidata dal presidente Francesco Vigorita e dal direttore Giuseppe Licursi partecipa alla mobilitazione indetta dal Consiglio Nazionale della Coldiretti che si terrà domani, martedì venti luglio, a Roma in Piazza Montecitorio, durante la discussione della manovra finanziaria.
Alla giornata di mobilitazione della più grande organizzazione agricola italiana parteciperanno migliaia di allevatori dalle diverse Regioni insieme al presidente Sergio Marini. La vicenda riguarda le quote latte. La Coldiretti afferma che la proroga del pagamento delle multe al 31 dicembre, approvata dal Senato e ora all’esame della Camera, è un altro regalo agli splafonatori di professione che negli anni hanno continuato ad agire in sprezzo della legge.
Si tratta di una vicenda che, con il ministro Zaia, la Coldiretti aveva avviato a soluzione e che ora rischia di essere rimessa in discussione per favorire pochi furbi e disonesti, distraendo ancora l’attenzione da quello che è il vero problema del settore, cioè un’equa retribuzione del prodotto italiano e la riaffermazione dell’origine con una chiara indicazione in etichetta, a tutela dei consumatori e dei produttori agricoli.
La Coldiretti di Avellino sarà presente con una propria folta rappresentanza di imprenditori agricoli. “Noi rispettiamo sempre la legge ma la legge rispetti noi – affermano i vertici della Coldiretti provinciale -. Se gli accertamenti in corso sono così “importanti” da determinare nella manovra la sospensione delle rate delle multe sulle quote latte, allora lo Stato rifaccia per l’ennesima volta i suoi conti ma visto che venti anni non gli sono ancora bastati, intanto restituisca i soldi a tutti gli allevatori che hanno versato multe non dovute e acquistato quote non necessarie calcolate su dati che lo stesso Stato oggi con tanto di legge ritiene non ancora certi”.
Se – concludono i vertici della Coldiretti – sono ancora da rifare i conti, il “chi sbaglia paga” deve valere per i produttori ma anche per lo Stato.




