“Qualche sindacato usa la stampa per chiedere incontri al Comune”

L’Uniat di Avellino resta alquanto sconcertata dal metodo messo in campo da qualche altra organizzazione sindacale che, a mezzo stampa, continua a richiedere incontri ufficiali con gli amministratori di Palazzo di Città. “Ci spiace constatare che l’associazione in questione è spesso assente ai tavoli convocati presso il Comune sulle politiche abitative – afferma Arterio De Feo dell’Uniat Uil – preferendo azioni di forza e sottraendosi al confronto istituzionale. …

L’Uniat di Avellino resta alquanto sconcertata dal metodo messo in campo da qualche altra organizzazione sindacale che, a mezzo stampa, continua a richiedere incontri ufficiali con gli amministratori di Palazzo di Città. “Ci spiace constatare che l’associazione in questione è spesso assente ai tavoli convocati presso il Comune sulle politiche abitative – afferma Arterio De Feo dell’Uniat Uil – preferendo azioni di forza e sottraendosi al confronto istituzionale.
Nell’ultimo incontro, infatti, oltre ad esaminare la questione sfratti, in particolar modo degli abusi di alloggi comunali, la nostra organizzazione sindacale ha sollevato la questione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie degli alloggi e di situazioni a dir poco contorte, quali il completamento degli alloggi alla frazione Picarelli e la riqualificazione degli alloggi di via F. Tedesco.
Queste due questioni saranno oggetto di approfondimento del prossimo incontro da tenersi entro fine marzo, come stabilito nel corso dell’ultimo tavolo insediatosi presso il Comune.
Conosciamo benissimo la situazione in cui versano gli inquilini di Picarelli e via F. Tedesco. Per alcuni incombe lo sfratto per morosità dagli alloggi provvisori dove sono stati trasferiti.
Nel caso specifico di Picarelli la realtà è paradossale. Gli undici inquilini trasferiti presso alloggi privati, per permettere l’abbattimento e la ricostruzione dei fabbricati, risultano morosi nei confronti dei proprietari incolpevolmente. Infatti, il pagamento dei fitti spetterebbe all’impresa appaltatrice dell’opera. Purtroppo né l’impresa, né il comune sono ancora intervenuti per redimere la questione. Allo stato su più di un inquilino pende lo sfratto esecutivo. Quindi oltre al danno anche la beffa. Nel prossimo tavolo al comune faremo certamente chiarezza sulla questione, chiedendo la risoluzione immediata del problema. E chiederemo chiarezza anche in merito a metodi poco ortodossi (per usare un eufemismo) utilizzati proprio da qualche sindacato che hanno arrecato ulteriori danni economici agli inquilini stessi.
Intanto, sulle questioni sfratti e abusivismo, ribadiamo la necessità di continuare la discussione al tavolo delle politiche abitative riproponendo un serio e fattivo protocollo, di intesa con la Prefettura, le forze dell’ordine e le istituzioni come già predisposto, proprio su proposta fatta dalla Uniat-Uil negli anni scorsi. Tale intesa istituzionale ha prodotto i primi frutti sperati e rappresenta l’unica soluzione concreta per debellare il cancro abusivismo”.

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