“Benissimo Lanzarote. Ora massima velocità su parificazione figli”

CamMiNo-Camera Nazionale Avvocati per la Famiglia e i Minorenni esprime viva soddisfazione attraverso la Presidente della sede di Avellino avv. Tiziana Tomeo, per la definitiva approvazione in Senato (19.09.2012) della legge di ratifica della Convenzione di Lanzarote che “costituisce un significativo atteso traguardo nella promozione e tutela dei diritti delle persone di età minore – afferma la Tomeo -. La convenzione risponde alla necessità riscontrata dal Consiglio d’Europa di elaborare nuovi più efficaci strumenti vincolanti per gli Stati parte per il contrasto allo sfruttamento e all’abuso sessuale dei minori. Adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 12 luglio 2007 è stata aperta alla firma il 25 ottobre 2007 a Lanzarote. Tra le novità più importanti previste dalla Convenzione, l’introduzione di due nuovi delitti: l’istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia e l’adescamento dei minori anche per via telematica, il cosiddetto ”grooming”.
Vengono previste pene più severe per una serie di reati, dai delitti di maltrattamenti in famiglia a danno di minori ai reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dei reati a sfondo sessuale a danno di minori. E’ inoltre previsto un inasprimento delle pene anche per i reati di prostituzione minorile e di pornografia minorile. Introduce il principio dell’inescusabilità dell’ignoranza dell’età (minore) della persona offesa.
Si tratta, dopo l’approvazione lo scorso anno della legge istitutiva dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, del raggiungimento di un secondo importante obiettivo nella tutela e promozione dei diritti delle persone di età minore e dei loro diritti fondamentali.
Vi è ora in attesa di approvazione un’altra importantissima normativa, quella sulla filiazione (Atto Camera 3915 Delega al governo per la revisione della normativa in materia di filiazione), in terza lettura alla Camera volta ad attuare finalmente il dettato dell’art. 30, III comma della Costituzione, unificando lo status di figlio e eliminando le residue, odiose, ingiuste discriminazioni tra figli. CamMiNo si augura che venga impressa la massima accelerazione all’approvazione di tale normativa ritenendo che si tratti di un non più differibile traguardo di civiltà giuridica e sociale.
CamMiNo rileva al contempo però con preoccupazione che non vi sarà vera parificazione tra figli fino a che non si procederà a parificare anche il regime processuale in caso di crisi tra genitori: problema che non viene risolto dall’attuale Progetto di legge n. 3915 C il quale, limitandosi a prevedere il mero spostamento di competenze dei relativi procedimenti davanti al giudice ordinario, non risolve la questione lasciando sopravvivere un trattamento discriminatorio per i figli dei genitori non coniugati nel momento delicatissimo della crisi di relazione tra genitori”.

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