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“Il Comitato Tutela del Fiume Calore è stato invitato a partecipare ad un incontro pubblico, tenutosi presso la sede del Club Forza Lupi nella frazione Calore di Mirabella Eclano, promosso dal delegato del comune Giancarlo Ruggiero. Nell’incontro è stato presentato ai cittadini, chiedendone contestualmente suggerimenti migliorativi, il progetto “Parco Fluviale del Calore” quale opera migliorativa del progetto “ADEGUAMENTO COMPRENSORIO IRRIGUO VA… |
“Il Comitato Tutela del Fiume Calore è stato invitato a partecipare ad un incontro pubblico, tenutosi presso la sede del Club Forza Lupi nella frazione Calore di Mirabella Eclano, promosso dal delegato del comune Giancarlo Ruggiero. Nell’incontro è stato presentato ai cittadini, chiedendone contestualmente suggerimenti migliorativi, il progetto “Parco Fluviale del Calore” quale opera migliorativa del progetto “ADEGUAMENTO COMPRENSORIO IRRIGUO VALLE CALORE IRPINO” presentato dal Consorzio di Bonifica dell’Ufita. Il Comitato ha chiaramente posto delle domande alle quali non sono pervenute risposte esaurienti, anche per l’assenza all’incontro del Consorzio di Bonifica dell’Ufita, ente attuatore del progetto. Ci pare opportuno premettere che non siamo contrari aprioristicamente ad alcun progetto volto a migliorare le condizioni socio-economiche della nostra terra o a fornire nuove opportunità in tal senso, ma che l’unica nostra preoccupazione è quella che ogni azione intrapresa non diventi spreco di denaro pubblico o motivo per danneggiare ulteriormente il nostro già martoriato fiume, come ben documentano le ordinanze di divieto di utilizzo delle sue acque emesse dai Comuni rivieraschi e dalla Provincia di Avellino, a motivo di un grave stato di inquinamento del fiume e di ciclica carenza d’ acqua.
Pertanto il CTFC pone delle domande al Consorzio di Bonifica dell’Ufita:
– sono state effettuate le opportune valutazioni considerando le attuali portate reali del fiume Calore in modo da assicurare il deflusso minimo vitale, previsto ad Apice per più di 2000 l/s dall’Autorità di Bacino? Non basta rispondere che la quantità d’acqua prelevata sarà uguale a quella già oggetto di concessione agli agricoltori, in quanto il nostro fiume vive ormai da molti anni crisi idriche con conseguenze anche molto serie;
– considerato che bisognerà operare una depurazione delle acque prelevate dal fiume, quale sarà il sistema di trattamento previsto rispetto alla presenza di batteri escherichia coli e salmonella, e rispetto ai tempi brevi delle richieste di prelievo nei mesi estivo?
– non sarebbe opportuno conoscere prima i costi che gli agricoltori dovranno sostenere per usufruire del servizio di fornitura da parte del Consorzio?
Invitiamo l’ente attuatore del progetto, il Consorzio di Bonifica dell’Ufita, a fornire risposte pubbliche e chiare a questi legittimi interrogativi, magari organizzando al più presto un incontro pubblico che coinvolga agricoltori, associazioni di categoria, i Comuni interessati e tutti coloro che per un verso o l’altro sono interessati alle sorti socio-economiche e ambientali di questo pezzo della nostra amata Irpinia”.




