Pronto Soccorso: Urge creare reparti dedicati per migliorare l’assistenza ai pazienti

Pronto soccorso Avellino

La situazione del Pronto Soccorso presso l’Ospedale Moscati di Avellino richiede interventi strutturali urgenti e mirati per garantire un’assistenza adeguata ai pazienti e ottimizzare l’utilizzo delle risorse sanitarie. Secondo i dati ufficiali di AGENAS, il Moscati è al terzo posto a livello nazionale per numero di interventi sui femori, un risultato importante ma che evidenzia anche alcune criticità nella gestione dei pazienti. Attualmente, l’assenza di reparti dedicati con équipe multidisciplinari composte da ortopedici, anestesisti, infermieri specializzati e geriatri limita fortemente la qualità e la tempestività degli interventi. La creazione di unità specifiche per l’accoglienza e la gestione dei pazienti con traumi ortopedici, ad esempio, permetterebbe una presa in carico più rapida ed efficiente, riducendo le attese e migliorando gli esiti clinici. L’esempio dell’Ospedale di Salerno, dove sono stati istituiti reparti specializzati con personale dedicato, mostra come questa organizzazione possa portare a un miglioramento significativo nella gestione dei traumi e nella qualità delle cure. Un’altra soluzione percorribile sarebbe lo smistamento dei pazienti meno gravi verso strutture come l’Ospedale di Ariano Irpino, dove il personale è sufficiente a garantire almeno tre sedute operatorie a settimana. Questo alleggerirebbe notevolmente il carico di lavoro del Moscati, permettendogli di concentrarsi sui traumi più complessi e urgenti, che rientrano nella sua mission principale. Oltre alla redistribuzione dei pazienti, è fondamentale potenziare il collegamento e la cooperazione tra gli ospedali della provincia per creare un sistema integrato ed efficiente. Tale modello organizzativo non solo migliorerebbe la qualità dell’assistenza ma consentirebbe anche un’allocazione più razionale delle risorse. L’auspicio è che si avvii un confronto costruttivo tra le autorità sanitarie locali e regionali per adottare un modello organizzativo capace di garantire cure di alta qualità a tutti i pazienti, senza sovraccaricare inutilmente una sola struttura.

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