Primo maggio, De Feo: “Non c’è nulla da festeggiare”

Franco De Feo, segretario generale Uil Avellino, interviene in merito alla festa dei lavoratori. Ecco la nota integrale giuntaci in redazione:
“Il 1° maggio 2011 – la festa dei lavoratori del mondo – doveva rappresentare la speranza per un domani migliore, la svolta per un futuro meno funestato dalla crisi internazionale e dalle difficoltà produttive ed occupazionali nell’intero Paese, nel Mezzogiorno ed in Irpinia.
Invece, le vicende di questo ultimo anno hanno ulteriormente aggravato la condizione dell’economia e rese tragiche le vicende umane delle famiglie senza reddito o con scarse condizioni di vivibilità. Il saldo occupazionale è assolutamente negativo, testimoniato dall’incremento dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, e con i livelli di disoccupazione che hanno superato le 80.000 unità ed in una piccola provincia sono, al netto dei pensionati e ragazzi fino a 18 anni, assolutamente da record. Bisogna voltare pagina, solo la piena responsabilità di ognuno, politica – istituzioni – governo nazionale e regionale – esponenti parlamentari, potrà regalarci il sogno di una prospettiva migliore per i prossimi anni. Il tema unitario della manifestazione nazionale di MARSALA, “Il lavoro per unire il Paese”, è significativo se unito a quello locale unitario “più sviluppo, più lavoro” quale titolo del concerto di AVELLINO, e per finire al tema della manifestazione UIL di BISACCIA – “Lavoro, salute, territorio”, filoni che si integrano e rilevano l’impegno del Sindacato per la risoluzione dei problemi del Paese. Tenere alta la tensione sui problemi di scottante attualità che interessano i lavoratori, i cittadini e le Istituzioni locali, appunto politiche industriali e dei servizi ed infrastrutture materiali ed immateriali di qualità che non permettono il decollo vero delle aree industriali del post terremoto del 1980, sanità e tutela del territorio.
La Regione Campania, dopo aver superato lo scoglio del patto di stabilità, produca ogni sforzo per investire in progetti cantierabili con i fondi FAS ed i fondi europei.
Le “briciole” dei grandi progetti regionali non sono sufficienti, si apra il cantiere della Lioni-Grottaminarda e si finanzino i contratti di programma, questi sarebbero segnali positivi per risolvere l’emergenza produttiva ed occupazionale.
Deve riprendere il confronto con i nostri interlocutori Governativi, nazionale e regionale, per dare soluzioni al dramma occupazionale; centinaia di aziende che hanno chiuso i battenti, migliaia di lavoratori che dalla precarietà degli ammortizzatori sociali si ritroveranno, a breve, senza alcun reddito.
A coloro che avevano un lavoro e lo hanno perso, si aggiungono i disoccupati che vivono sulla loro pelle il dramma del “lavoro che manca”, un contesto complicato nel quale riesce sempre più difficile scongiurare il fenomeno dell’emigrazione.
Riordino delle strutture sanitarie sul territorio e salvaguardia della ns. provincia nella gestione rifiuti, secco NO alla chiusura dell’Ospedale di Bisaccia ed al ridimensionamento di quello di S. Angelo dei Lombardi e secco NO ad una nuova discarica in Irpinia.
In caso contrario, con l’unità dei soggetti politici – istituzionali e parti sociali, lotta senza confini e mobilitazione permanente a difesa dei diritti dei cittadini dell’Irpinia per scongiurare ulteriori penalizzazioni del nostro territorio.
Attendiamo soluzioni per i Distretti industriali, quello defunto del tessile di CALITRI e quello conciario in crisi nella zona del Solofrano.
Rispetto al PATTO PER LO SVILUPPO ed IL LAVORO dobbiamo rilevare che il tempo dell’approfondimento è abbondantemente scaduto, e l’auspicio è che il percorso possa ripartire dall’intesa sindacale che dovrà produrre piena consapevolezza in CGIL-CISL-UIL con la convocazione dei Direttivi Provinciali, per poi affondare i colpi nel campo della politica e delle Istituzioni sulla base di una piattaforma rivendicativa sostenuta da iniziative di lotta e di mobilitazione.
Proponiamo l’avvio della sperimentazione di un grande progetto integrato che valorizzi a livello turistico le risorse agricole, naturali, ambientali, storiche, puntando con determinazione sull’enogastronomia e sul turismo religioso e culturale, assorbendo l’utilizzo della tratta ferroviaria Avellino – Rocchetta.
L’ottimismo della volontà ci fa sognare la speranza di un domani migliore per tanti giovani che aspettano il lavoro per rendere spendibile il proprio titolo di studio e per formare una famiglia, per i tanti cassintegrati, licenziati, in mobilità o senza reddito, che i prossimi mesi siano quelli della realizzazione di politiche attive per la ricollocazione nel mondo del lavoro, per i tanti precari del privato e del pubblico, dei servizi e della scuola che si consolidi finalmente il rapporto di lavoro.
In questo scenario – conclude De Feo – la UIL sarà in prima fila per sostenere le giuste rivendicazioni dei lavoratori e delle loro famiglie”.

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