Poste, il Tar accoglie ricorso: sospensiva fino al 24 gennaio

IL RICORSO – Ancora un mese, e nell’attesa i sindaci di sicuro si adopereranno per evitare la chiusura definitiva. Il Tar di Salerno ha accolto il ricorso presentato dai sindaci di Summonte, Venticano, Grottaminarda, Ariano, Pratola Serra attraverso l’avvocato Lentini e si è pronunciato in merito con una sospensiva alla chiusura di otto sportelli postali periferici fino al prossimo 24 gennaio mentre per Quaglietta di Calabritto la sospensiva è fissata al 10 gennaio. Esultano i primi citta…

IL RICORSO – Ancora un mese, e nell’attesa i sindaci di sicuro si adopereranno per evitare la chiusura definitiva. Il Tar di Salerno ha accolto il ricorso presentato dai sindaci di Summonte, Venticano, Grottaminarda, Ariano, Pratola Serra attraverso l’avvocato Lentini e si è pronunciato in merito con una sospensiva alla chiusura di otto sportelli postali periferici fino al prossimo 24 gennaio mentre per Quaglietta di Calabritto la sospensiva è fissata al 10 gennaio. Esultano i primi cittadini dei paesi colpiti dal provvedimento emesso da Poste Italiane di soppressione degli uffici postali a monoperatore, e di conseguenza le comunità interessate che hanno dato vita a un comitato civico intercomunale, Nessuna chiusura im…posta. Nel contempo però nessuno si adagia sugli allori nella consapevolezza che d’ora in avanti ci si dovrà adoperare oltremodo per non soccombere al piano di riordino. Per tutti è comunque una bella soddisfazione, ed è anche il primo caso nazionale del genere. “Visto che con i dirigenti della Poste Italiano non c’è stata dialogo e comprensione per le nostre legittime richieste, abbiamo fatto ricorso al Tar – ha spiegato il primo cittadino di Summonte, Pasquale Giuditta – ovviamente sottoponendo i comuni anche ad ulteriori spese. I dirigenti di Poste Italiane hanno mostrato la loro insensibilità senza rendersi conto che svolgono un servizio esclusivo, di pubblica utilità e di pubblico interesse che ha bisogno di capillarità sul territorio in quanto vanno tutelati tutti i cittadini. Siamo fiduciosi e restiamo in attesa della camera di consiglio che si pronuncerà il prossimo 24 gennaio. In ogni caso, – conclude Giuditta – la nostra battaglia non termina qui e continueremo a portare avanti la nostra azione, sempre nel rispetto della legge”.

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