Piano di zona Alta Irpinia, addetti senza stipendio

Piano di zona Alta Irpinia, addetti senza stipendio
Protesta della Uil di Avellino in difesa di cinque lavoratrici del Piano di Zona Alta Irpinia. Le operatrici Osa, infatti, in forza al comune di Cassano Irpino, per l’assistenza domiciliare agli anziani, dipendenti della cooperativa Teseo di Lioni, non ricevono lo stipendio da ben cinque mesi. Dopo …

Piano di zona Alta Irpinia, addetti senza stipendio

Protesta della Uil di Avellino in difesa di cinque lavoratrici del Piano di Zona Alta Irpinia. Le operatrici Osa, infatti, in forza al comune di Cassano Irpino, per l’assistenza domiciliare agli anziani, dipendenti della cooperativa Teseo di Lioni, non ricevono lo stipendio da ben cinque mesi. Dopo una serie di richieste affichè la situazione fosse quanto meno chiarita, rivolte al Presidente della cooperativa stessa, al presidente del Piano di Zona e al sindaco di Cassano, le lavoratrici, praticamente inascoltate, hanno deciso di scioperare, sospendendo la fornitura del servizio a partire dal 2 febbraio. Per tutta risposta sia la cooperativa Teseo che il presidente del Piano di zona hanno cercato di intimidire le lavoratrici, sconsigliando una protesta che avrebbe potuto compromettere lo stesso posto di lavoro. Alle richieste di incontro fatte dalla stessa Uil di Avellino, nei giorni scorsi, al momento non è giunta nessuna risposta né dalla Teseo, né dal Piano di Zona. “Le cinque lavoratrici – ha spiegato Carmine Piemonte, segretario provinciale della Feneal di Avellino – pur non ricevendo stipendio dallo scorso settembre, hanno continuato a prestare servizio per il Piano di Zona, dimostrando un grande senso di responsabilità. Ma dopo ben cinque mesi di scarica barile, la situazione è diventata insostenibile. Parliamo di madri di famiglia praticamente al collasso economico, inascoltate per mesi. L’unica spiegazione ricevuta, fino ad oggi, addossa la responsabilità alla Regione Campania, rea di non aver effettuato ancora i pagamenti per i progetti e i servizi finanziati. A questo punto, non capiamo come mai né il presidente del Piano di Zona, né il sindaco di Cassano, né tanto meno il Presidente della Teseo abbiano fatto nulla per sollecitare l’ente regionale. E i referenti in questione, oltre ad aver ignorato le richieste delle lavoratrici e dello stesso sindacato, hanno pensato bene di intimidirle, al fine di evitare uno sciopero”. Dello stesso avviso il segretario generale della Uil Franco De Feo che esprime solidarietà alle lavoratrici e chiede la collaborazione degli enti pubblici coinvolti. “Il sindacato – ha dichiarato De Feo – è pronto ad ascoltare le ragioni del Piano di zona Alta Irpinia. Ma al momento i nostri appelli sono caduti nel vuoto. Non abbiamo, infatti, avuto nessuna risposta né dalla Teseo, né dal Consorzio. Sappiamo che il momento è difficile e che la sanità ha subito notevoli tagli. Ma non si può pensare che queste lavoratrici continuino prestare servizio gratuitamente. La speranza è che si riesca a trovare una soluzione condivisa, confidando nel buon senso degli amministratori locali”.

SPOT