Ospedale Di Guglielmo, Sena: no a facili illusioni
“Non ci facciamo illusioni su queste piccolissime aperture da parte dell’ on. Schiano, non tanto per le sue parole, ma perchè ogni giorno poi un tiepido ottimismo viene offuscato da una profonda delusione. Schiano a differenza di altri ha assunto sin da subito, insieme alla collaborazione di Pinuccio Donatiello, una posizione di apertura, capendo le difficoltà di questa terra”. Così in una nota Donato Sena, Udc di Bisaccia. “Una terra – aggiunge – dalla solidarietà senza confine, penso a Salvatore Alaia, che ha passato notti sul tetto del Di Guglielmo, e che oggi sentendolo telefonicamente era impegnato nella raccolta di firme dei sindaci, per il documento redatto ad Avellino. Noi lottiamo convinti di aver ragione nella semplice difesa di diritti sanciti dalla costituzione. Pensiamo ad una nuova regione, ma perchè non ad un nuovo partito dell’ irpinia, che sappia raccogliere le istanze dei territori. Un partito nuovo con un proprio corso, un partito della gente e della legalità. Viviamo non più programmando il futuro, ma combattendo il presente, e questo è davvero grave. Non possiamo più pensare ad un futuro nelle nostre terre, perchè in continua minaccia, martoriata da suprusi calati dall’ alto, da quella mala-politica fatta solo di interessi, e che non sa capire la gente, captare le sensazioni, gli stati d’ animo delle persone. Sento con sdegno, sempre i passeggianti della piazza, che lottiamo per difendere il lavoro di parenti, o di fare solo clientele per un domani; mi vergogno di avere concittadini di questo genere; il diritto alla salute non è dei dipendenti, ma, cari amici è di tutti. Curarsi, o ammalarsi, purtroppo sono eventi naturali della vita e lottare per la difesa dei diritti dovrebbe essere una prerogativa. Mi accusano che io difendo il sindaco nella sua persona; no io difendo il mio primo cittadino, che sta ” sputando sangue” nella difesa di una ” creatura ” che ha visto nascere e crescere, e che non vuole ma come parte di noi vedere morire. Si sono molto arrabbiato questa sera perchè dopo tante lotte ancora una volta parte dei bisaccesi non ha compreso bene la battaglia che stiamo facendo. Perdere l’ ospedale significa non avere più nulla in questo paese, ritornare a 50 anni fa, significa la morte di Bisaccia. Io ci sono nato e cresciuto qui, e voglio che futuri miei figli facciano lo stesso, e lotterò a denti stretti per salvare l’ ospedale, anche a costo di mettere a rischio la mia salute, perchè Bisaccia deve ritornare ad essere una cittadina rispettata da tutti”.




