Opere pubbliche, Cgil Ufita: “Giustizia per scempi in Irpinia”

“I problemi delle opere pubbliche, nella nostra provincia, grandi o piccole che siano, sono noti a tutti: procedure decisionali lunghe e farraginose, tempi di approvazione e di realizzazione lunghissimi ed imprevedibili, elevata probabilità di non riuscire a completare le opere e, quando ci si riesce insoddisfacente qualità del risultato a costi multipli rispetto a quelli inizialmente preventivi. Il mancato coordinamento tra enti proponenti ha determinato accavallamenti infrastrutturali e proget…

“I problemi delle opere pubbliche, nella nostra provincia, grandi o piccole che siano, sono noti a tutti: procedure decisionali lunghe e farraginose, tempi di approvazione e di realizzazione lunghissimi ed imprevedibili, elevata probabilità di non riuscire a completare le opere e, quando ci si riesce insoddisfacente qualità del risultato a costi multipli rispetto a quelli inizialmente preventivi. Il mancato coordinamento tra enti proponenti ha determinato accavallamenti infrastrutturali e progettuali, con piu’ strade per lo stesso percorso e lo stesso fine. Decine sono le opere infrastrutturali inutili e non terminate nella nostra provincia, un quadro deprimente, e un enorme spreco di risorse pubbliche. La maggioranza delle opere infrastrutturali lasciate a meta’ sono di carattere sociale (53%). Le opere non portate a termine per mancanza di fondi seguono a ruota, poi ci sono quelle interrotte per cause tecniche e per il fallimento dell’impresa che doveva fare i lavori. Esempi eclatanti sono opere infrastrutturali come la variante provinciale di Grottaminarda chiusa il giorno dopo l’inaugurazione per dissesto stradale, ancora la variante di Mirabella Eclano, strada con sbocco pericolosissimo sulla Nazionale delle Puglie, per non parlare dei capannoni industriali (Pip Frigento prog. BSI)  ormai adibiti ad ostello per le pecore ed ancora ed ancora. Noi ci domandiamo quando interverranno le istituzioni preposte per accertare le responsabilità e fare giustizia per questi scempi che ormai sono diventati cronici, impuniti e che pesano tanto sulla nostra povera economia”. Così in una nota la Cgil Valle Ufita.

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