Nuovi termini per i pagamenti alle imprese,Venezia: finalmente!

Nuovi termini per i pagamenti alle imprese,Venezia: finalmente!

“Finalmente! Era ora che qualcuno mettesse fine all’enorme problema che tante piccole e medie imprese che operano con il pubblico devono affrontare ogni giorno: pagamenti per forniture, prestazioni e lavori che avvengono non prima dei da 180 giorni e spesso, troppo spesso, fino a 400 giorni”. E’ quanto afferma Francesco Venezia, presidente provinciale degli impiantisti Cna. “L’Unione Europea fissa (finalmente!) il termine massimo tassativo di 30 giorni per il pagamento di beni o servizi erogati dalle piccole e medie imprese a favore di enti pubblici o aziende private; tetto inderogabile di 60 giorni per i pagamenti a carico della pubblica amministrazione, a meno di circostanze eccezionali che dovranno essere dettagliatamente documentate; penale dell’8% ad integrazione del tasso di interesse imposto dalla Bce per i ritardi di pagamento della pubblica amministrazione che superano i 60 giorni.
Sono queste le novità introdotte dal testo della direttiva contro i ritardi di pagamento concordata tra parlamento, commissione e consiglio europei che approderà in aula a Strasburgo nella seduta del prossimo 18 ottobre. il provvedimento è il risultato di una lunga trattativa che inasprisce le norme in materia stabilite da un precedente versione dello stesso provvedimento e uniforma i termini legislativi in vigore nei vari paesi dell’unione.
La insensibilità del Governo Italiano in questo periodo di crisi e di restringimento del credito bancario, è testimoniata dal diverso atteggiamento degli altri governi europei, in situazioni che pure non presentavano le stesse enormità italiane, come il governo conservatore in Inghilterra dove i pagamenti avvenivano mediamente in 60 giorni, ma -udite bene!- il governo inglese in questo periodo di crisi lo ha abbassato a 10 giorni“.
Speriamo che questo problema sinora irrisolto si avvii ad una possibile risoluzione, grazie all’intervento appunto della Unione Europea, sperando che gli enti pubblici recepiscono con immediatezza gli orientamenti UE, in modo da dare un po’ di ossigeno alle imprese che operano in rapporti economici con le pubbliche amministrazioni”.

SPOT