Neve e gelo, ma Burian non frena i veleni nell’aria ad Avellino: già fuori gioco le domeniche ecologiche

L’ondata di maltempo non ferma lo smog. Martedì 27 febbraio, giorno della seconda precipitazione nevose, la centralina Arpac di via Piave ha certificato il raggiungimento della 15esima giornata di superamento dei livelli massimi di polveri sottili. In pratica tra gennaio e febbraio abbiamo registrato uno sforamento ogni tre giorni. Avellino anche in questo avvio di 2018 si conferma come il capoluogo di provincia più inquinato in Campania. Napoli e Caserta sono a 11, Benevento ha toccato quota 7, Salerno – infine – appena uno. In appene due mesi Avellino raggiunge quasi la metà del totale massimo di sforamenti consentiti dalla legge in un intero anno. Allo stato attuale fallisce in partenza l’ordinanza anti smog firmata lo scorso 16 febbraio dal sindaco Paolo Foti, che prevede 4 domeniche ecologiche subito dopo le elezioni vale a dire 11,18 e 25 marzo ed 8 aprile. Stando agli accordi sottoscritti a piazza Del Popolo a fine gennaio, il raggiungimento di quota 15 imporrebbe misure drastiche, vale a dire un blocco duratura, un mese, delle auto considerate inquinanti: benzina al di sotto di euro 3 e diesel inferiori ad euro 4.

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