Moscati, sindacati chiedono tavolo di raffredamento per l’azienda

AVELLINO – “Le Segreterie Provinciale ed Aziendali e la RSU della CISL FP, UIL FPL e FIALS dell’Azienda Ospedaliera Moscati hanno chiesto un tavolo di raffreddamento presso la Prefettura attesa la mancata convocazione del più volte richiesto tavolo sulla pronta disponibilità” – riferiscono i Segretari provinciali Buonavita, Petretta e Ciampi.
“Il senso di responsabilità che ha guidato sinora le OO.SS. richiedenti l’incontro, non è stato nel tempo riconosciuto come tale ma probabilmente scambiato per consociativismo con l’Azienda. Nei mesi precedenti la stagione estiva abbiamo concesso alla Direzione Generale dell’Azienda Moscati di organizzare i turni e la pronta disponibilità festiva e notturna in deroga alle norme contrattuali chiedendo un costoso sacrificio ai dipendenti che aveva validità sino al 30 settembre 2012. Di tutta risposta l’A.O. Moscati, oltre a non aver ancora corrisposto lo straordinario in pronta disponibilità effettuato dai dipendenti a tutt’oggi, non intende convocare il tavolo richiesto procrastinando l’accordo sindacale che invece, a nostro parere, doveva essere oggetto di successivo confronto. Pur consapevoli che la carenza del personale incide fortemente nella materia dell’organizzazione del lavoro e dei servizi, riteniamo che un attento e circostanziato confronto con le OO.SS. e con le RSU potrebbe essere utile all’Azienda nel rimodulare la distribuzione del personale in relazione alle attuali esigenze di rendere prestazioni di qualità.
Il depauperamento delle risorse materiali ed umane non deve essere imputato ai lavoratori dell’Azienda Moscati i quali continuano a lavorare sottoponendosi a turnazioni non più sostenibili con grave nocumento per la qualità dei servizi da rendere all’utenza. Ci attendiamo che al tavolo in Prefettura possano essere ripristinate le corrette relazioni sindacali in mancanza saremo costretti a procedere con la denuncia per attività antisindacale e presso la Direzione Territoriale del Lavoro per esigere il pagamento delle spettanze dovute ai dipendenti” – concludono Silvestro Iandolo e Gerardo Niespolo della CISL FP.

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