Montana Valle Ufita, Ciasullo: “Natale amaro per i lavoratori”

“Rammaricati e sconcertati. Non riusciamo a trovare sentimenti diversi per esprimere il disagio che ci provoca la situazione dei lavoratori forestali”. Lo dice in una nota Oreste Ciasullo, presidente della Comunità montana Valle ufita. “Siamo praticamente a fine anno – con le vacanze di Natale ormai prossime – e la Regione è riuscita finora a pagare solo le briciole – aggunge – ci chiediamo che cosa ci sarà da festeggiare nelle case di questi lavoratori che, nella migliore delle ipotesi, sono creditori di sei mensilità arretrate? Le abbiamo provate tutte per sollecitare la Regione, per chiedere l’impegno di palazzo Santa Lucia che continua a dimenticarsi dei problemi delle zone interne. L’atteggiamento irresponsabile della Regione è ormai vergognoso. I debiti, la crisi e le contingenze economiche non possono essere la scusa per sottrarsi al pagamento di operai che, ogni giorno, continuano a prestare la loro attività. Da parte nostra abbiamo fatto il possibile, dirottando al pagamento dei dipendenti tutte le risorse accumulate in cassa. Altre risposte, ai tanti lavoratori che – ogni giorno – ci chiedono un impegno supplementare sulla vertenza siamo nell’impossibilità di darne. Ma è davvero umiliante assistere al pianto di operai che, ormai, non sanno cosa mettere nel piatto ai propri figli. Sono decine le famiglie monoreddito e vedersi mancare oltre sei mesi di retribuzione diventa umiliante. Per questo non possiamo non aggiungere la nostra voce al grido di appello e di dolore dei lavoratori: i responsabili affrontino con decisione il problema e lo risolvano, altrimenti si dimettano perché hanno fallito. Auspichiamo, inoltre, una fattiva collaborazione dell’amministrazione provinciale e dell’assessore al lavoro Giuseppe Solimine affinché concretizzino gli impegni assunti e rendano operativa la loro volontà di collaborare ad una risoluzione della vertenza. In questo senso, siamo favorevoli alla possibilità di individuare in palazzo Caracciolo il luogo in cui poter affrontare una discussione generale sulla problematica e superare ogni difficoltà. Prima, però, è necessario che la provincia definisca il trasferimento alle comunità montane dei fondi derivanti dalle economie sui finanziamenti Por – Feoga e Sfop 2000/2006, che le province erano tenute a restituire alla Regione Campania entro il 30 giugno 2011. Non si può tirare in ballo il patto di stabilità quando si tratta di pagare i debiti: diviene un’opportunità per le amministrazioni, altro che vincolo. La provincia provveda, dunque, a garantire la copertura economica del secondo decreto regionale per lo stanziamento di circa 500mila euro. Così come ci aspettiamo si comporti anche palazzo Santa Lucia. In tal modo, il nostro ente – e nella stessa maniera anche gli altri – sarà in grado di assicurare un’importante boccata di ossigeno ai lavoratori del settore. Ma tutto questo non basta. Anche se dovessimo recuperare il milione di euro di cui abbiamo già avuto decreto ma nessuna copertura finanziaria, riusciremmo a pagare le spettanze di giugno e la quattordicesima ai lavoratori storici. Nel caso le risorse a disposizione lo permettessero, poi, cercheremmo di corrispondere anche la mensilità di luglio, durante la quale – seppur per pochi giorni – hanno avviato l’attività i 222 operai impegnati nel turn over”.

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