Lunghe attese al Moscati, pronto soccorso in tilt: è polemica

AVELLINO – Carenza di posti letto per i ricoveri e personale in difficoltà a causa della numerosa affluenza. Sono questi i problemi che caratterizzano l’azienda ospedaliera Moscati di Avellino. La giornata di ieri è stata un vero e proprio inferno. Pazienti fermi nei corridoi sulle barelle e tempi di ricovero dalle 24 alle 48 ore. Viste le difficoltà in ricezione, alcune ambulanze sono state dirottate al Landolfi di Solofra. …

AVELLINO – Carenza di posti letto per i ricoveri e personale in difficoltà a causa della numerosa affluenza. Sono questi i problemi che caratterizzano l’azienda ospedaliera Moscati di Avellino. La giornata di ieri è stata un vero e proprio inferno. Pazienti fermi nei corridoi sulle barelle e tempi di ricovero dalle 24 alle 48 ore. Viste le difficoltà in ricezione, alcune ambulanze sono state dirottate al Landolfi di Solofra.
Troppo lunghe anche le attese per una tac, addirittura 15 ore. A denunciare il disagio, lo zio della donna: il sindaco di Montella Ferruccio Capone. “Fare una tac al pronto soccorso richiede ore e ore di attesa. Almeno si garantisse una lettiga per rendere l’attesa più sopportabile. Assistere ai litigi, tafferugli ed interventi degli uomini delle forze dell’ordine per placare gli animi sono scene di altri tempi e di altri Stati”, ha dichiarato Capone. “Stiamo da tempo lavorando per risolvere il problema che è comune a tutti gli altri ospedali di dimensione regionale – ha affermato il direttore generale del Moscati Giuseppe Rosato -. Dei sette posti messi a concorso, tre sono stati indirizzati proprio all’area di emergenza per tamponare la carenza ed altre iniziative sono in corso, ma vorrei sottolineare che occorre tenere presente il criterio della precedenza in base al codice con il quale arrivano i malati. In un giorno noi registriamo 150 accessi, non è semplice. Se non si fanno le dimissioni non si possono fare i ricoveri”.

SPOT