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Di seguito vi prooniamo il testo della lettera aperta,a firma di Angela Marcarelli (Coordinatrice dell’Assemblea Territoriale Cittadinanzattiva Montefalcione Bassa Irpina e Vice Segretaria Regione Campania Cittadinanzattiva Onlus), indirizzata al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al Prefetto di Avellino Carlo Sessa, nella quale chiede la convocazione di un’apposita conferenza dei servizi per individuare ulteriori interventi finalizzati a risolvere le forti criticità presenti n… |
Di seguito vi prooniamo il testo della lettera aperta,a firma di Angela Marcarelli (Coordinatrice dell’Assemblea Territoriale Cittadinanzattiva Montefalcione Bassa Irpina e Vice Segretaria Regione Campania Cittadinanzattiva Onlus), indirizzata al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al Prefetto di Avellino Carlo Sessa, nella quale chiede la convocazione di un’apposita conferenza dei servizi per individuare ulteriori interventi finalizzati a risolvere le forti criticità presenti nella Azienda Ospedaliera G.Moscati di Avellino, dovute alle lunghissime attese per l’accesso alle cure di emergenza del pronto soccorso e non solo. “Pregiatissimo Presidente, questo movimento civico di tutela dei diritti del malato è costretto, suo malgrado, a richiedere un suo autorevole intervento per rimuovere quelle persistenti criticità sintetizzate in oggetto che di fatto continuano a limitare la fruibilità delle prestazioni di assistenza sanitaria erogate dall’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino. Il Suo intervento lo riteniamo inderogabile ed urgente in quanto le soluzioni prospettate, pur condivise dal Direttore Generale della citata Azienda Ospedaliera, si sono finora rilevati impraticabili in quanto il manager sembra essere più convinto che la responsabilità delle criticità vada individuata esclusivamente nella carenza del personale causata dal blocco del turnover. Questo movimento civico non è assolutamente dello stesso avviso e per cui con nota del 13.3.205 rappresentava al Direttore Generale che, nelle more dello sbocco parziale del turnover, talune criticità segnalate nel tempo potevano essere risolte o quantomeno significativamente ridotte con una più appropriata gestione della erogazione delle cure in un ottimale rapporto tra le specialità e complessità del bisogno sanitario da affrontare rispetto alla effettiva offerta dei livelli delle strutture ospedaliere e della medicina del territorio. Si evidenziava che la medicina ed i presidi del territorio non riescono ad intercettare congruamente il fabbisogno delle cure primarie la cui risoluzione ricade inevitabilmente a carico del Pronto Soccorso della Città Ospedaliera Moscati di Avellino facendo collassare il sistema. Le criticità come già detto, secondo la modesta prospettiva di evidenza civica, non sono riconducibili soltanto alla carenza del personale sanitario ma anche al fatto che la medicina del territorio da almeno un decennio non riesce più ad intercettare i reali fabbisogni delle cure primarie che vengono impropriamente affrontati dal Pronto Soccorso. Pertanto ritenendo assolutamente imprescindibile e di difficile attuazione la collaborazione con altre amministrazioni territoriali pure coinvolte, per acquisire intese, concerti, nulla osta, assensi o convenzioni, per risolvere o quanto meno ridurre le criticità già da molto tempo prospettate, con la stesa nota del 13.3.2015 si invitava formalmente il Direttore Generale a convocare ad horas apposita conferenza dei servizi nel senso previsto dall’art.14 c.4 d.lgvo 30.12.1992 n.502. Il Direttore Generale con nota nr.968 pervenuta il 14.4.2015 ribadendo sostanzialmente che le criticità attenevano alla già più volte denunciata carenza di personale riferiva che al momento non intendeva convocare la conferenza dei servizi come richiesto da questo movimento civico. Con nota del 16 aprile 2015 questa assemblea motivando ulteriormente la richiesta invitava il Direttore Generale a rivedere la Sua decisione sul rinvio della convocazione della conferenza dei servizi, richiesta alla quale lo stesso manager alla data odierna non ha dato alcun seguito. Pertanto Signor Presidente formuliamo a Lei la richiesta di convocare ad horas una apposita conferenza dei servizi nel senso previsto dall’art.14 c.4 ult.cpv d.leg.vo 30.12.1992 nr.502 nel tentativo di risolvere le criticità tuttora irrisolte presso la Città Ospedaliera Moscati di Avellino. Per comprovare la segnalazione delle criticità in oggetto, si allega la sottonotata corrispondenza: -nota del 17.9.2015; sollecito dell’8.1.2015;nota del 26.2.2015 di appello per interevento dell’ex.Presidente della Giunta Regionale; richiesta conferenza servizio del 13.3.2015; risposta del Manager Rosati nr.968 pervenuta il 14.4.2015 con cui riferiva di differire la convocazione della conferenza dei servizi; richiesta nr.16.4.2015 con cui veniva richiesta al Manager Rosati di rivedere la sua decisione di differimento della convocazione dei servizi. Al Signor Prefetto di Avellino chiediamo formalmente di valutare un suo immediato intervento presso la citata struttura sanitaria al fine di ripristinare l’interruzione dei ricoveri dei malati oncologici nel reparto appropriato della medicina oncologica che, secondo notizie giornalistiche, resterebbe chiuso dal 3 al 23 agosto 2015 per consentire le ferie al personale. Questo non può essere tollerato in quanto le regole che disciplinano la turnazione delle ferie anche per il lungo periodo estivo sono piuttosto rigorose sia a garanzia del personale che della continuità e della funzionalità del servizio. In ogni caso il servizio di ricovero e degenza nel reparto appropriato della medicina oncologica non doveva essere mai sospeso per esigenze di ferie del personale che può essere soddisfatta con una sostituzione temporanea rispetto a cambiamenti della programmazione oppure differita nell’interesse più generale della continuità del servizio. Pertanto laddove si dovesse ritenere osservata tale delicata disciplina e quindi confermata la sospensione del servizio nel senso reso noto dai mezzi di comunicazione la questione sarà comunque sottoposta al vaglio dell’Autorità Giudiziaria”.




