
Un’intera comunità si è stretta oggi attorno al dolore del dottor Carlo Iannace, primario della Brest Unit dell’Ospedale Moscati di Avellino, per la perdita della sua amata madre, la signora Flora Furno. La cerimonia funebre si è svolta in un clima di profonda commozione, accompagnata dalle parole sentite di Don Michele, che ha ricordato Flora come “una donna d’altri tempi”, capace di lasciare un segno indelebile nella vita di chi l’ha conosciuta.Durante il difficile periodo del terremoto, quando le scuole erano chiuse, la signora Flora apriva la sua casa agli alunni e continuava ad insegnare, mossa da un senso profondo del dovere e dell’amore per l’istruzione. Gli ex alunni la ricordano ancora oggi con affetto: una maestra buona, talvolta severa, ma sempre giusta e capace di trasmettere i valori autentici della vita. La sua esistenza è stata un intreccio armonioso di amore per la famiglia, per la scuola e per la terra. Ogni mattina, prima di andare a insegnare, si dedicava con passione al lavoro nei campi: la sua campagna era il suo orgoglio, un luogo in cui trovava serenità e radici.Chiunque varcasse la soglia della sua casa ne usciva con un dono, un ricordo, un gesto che restava nel cuore. E proprio questo spirito di accoglienza, semplicità e generosità ha fatto sì che oggi, in chiesa, ci fosse una folla silenziosa e grata, venuta a renderle omaggio per un’esistenza spesa al servizio degli altri. Visibilmente provato, il dottore Iannace non ha trattenuto le lacrime nel momento dell’ultimo saluto. “È un dolore immenso – ha detto – ma sono grato per tutto l’amore che ha saputo donare. Per noi è stata un esempio e lo sarà per sempre.”