
Avellino attraversa un momento delicato dal punto di vista politico e amministrativo. Non è più tempo di giri di parole: la crisi politica è una realtà, ed è la stessa vicesindaca Laura Nargi ad ammetterlo apertamente. Dopo settimane di tensioni interne, frizioni tra alleati e una crescente insoddisfazione cittadina, si inizia a parlare concretamente di un possibile azzeramento della giunta comunale.
La Nargi, figura centrale dell’attuale amministrazione, sta valutando se proseguire con l’attuale squadra di governo o imprimere una svolta drastica per tentare di recuperare credibilità e soprattutto efficacia amministrativa. “La crisi c’è – ha detto – inutile nasconderlo. Ora bisogna valutare bene quale strada intraprendere per poter amministrare e ridare una dignità a questa città.”
E di dignità, Avellino ne ha un disperato bisogno. La situazione in città è allarmante: dalle strade dissestate, che rendono difficile la viabilità e aumentano i disagi quotidiani, al problema degli alloggi, con emergenze abitative ancora irrisolte e un disagio sociale sempre più diffuso. Il malcontento cresce tra i cittadini, che si sentono abbandonati da un’amministrazione percepita come distante e incapace di dare risposte concrete. In un contesto simile, ogni giorno che passa senza decisioni rischia di aggravare ulteriormente la situazione. Se da un lato l’azzeramento della giunta potrebbe rappresentare un’opportunità per ricostruire una nuova coesione politica e un nuovo slancio amministrativo, dall’altro c’è chi teme che possa essere solo un ulteriore elemento di instabilità. Quel che è certo è che Avellino ha bisogno di un cambio di passo, e in fretta. Servono risposte immediate, visione, capacità di ascolto e soprattutto il coraggio di assumersi la responsabilità di guidare una città che rischia seriamente il tracollo. Ora la palla è nelle mani della Nargi e del sindaco: la cittadinanza attende, ma il tempo delle attese sembra essere finito.