Isochimica, Maraia su indennizzo e pensionamento dei lavoratori

Ecco la missiva redatta da Giovanni Maraia di Ariano in Movimento, rivolta al Sindaco di Avellino, Paolo Foti, e ai parlamentari irpini:
“Sottopongo alla vostra attenzione alcune indicazioni di indennizzo mensile e di pensionamento anticipato per i lavoratori dell’Isochimica. La premessa di tali proposte è data dal fatto che i lavoratori dell’Isochimica, come ampiamente accertato, hanno lavorato notevoli quantità di amianto senza alcuna protezione, …

Ecco la missiva redatta da Giovanni Maraia di Ariano in Movimento, rivolta al Sindaco di Avellino, Paolo Foti, e ai parlamentari irpini:
“Sottopongo alla vostra attenzione alcune indicazioni di indennizzo mensile e di pensionamento anticipato per i lavoratori dell’Isochimica. La premessa di tali proposte è data dal fatto che i lavoratori dell’Isochimica, come ampiamente accertato, hanno lavorato notevoli quantità di amianto senza alcuna protezione, inalando, certamente, fibre di amianto. Altra certezza è data dalla presenza di tecnici delle Ferrovie dello Stato all’interno dell’Isochimica.
Questi, pur conoscendo la pericolosità dell’amianto e pur sapendo le protezioni obbligatorie con cui i lavoratori dovevano scoibentare l’amianto dalle carrozze ferroviarie, permettevano, dolosamente, una lavorazione senza alcuna protezione.
Gli effetti mortali e invalidanti si stanno verificando in questa fase. Tutti i lavoratori dell’Isochimica vivono un’esistenza contrassegnata da preoccupazioni per l’evolversi dell’asbestosi e sono sottoposti a un costante e preoccupante condizionamento psicologico.
I danni alla salute dei lavoratori e dell’ambiente vanno addebitati alle FS, che erano consapevoli di quanto avveniva all’interno dell’Isochimica.
Questa responsabilità impone di richiedere, tramite il Sindaco di Avellino e tramite i Parlamentari Irpini, a Trenitalia e al Ministero dei Trasporti la concessione di un indennizzo mensile (pari all’ammontare di una pensione di un lavoratore con 35 anni di lavoro) a i lavoratori dell’Isochimica. Indennizzo mensile, da corrispondere fino all’ottenimento della pensione. A questo indennizzo, utile a poter vivere, va aggiunto un risarcimento per i danni causati alla salute, pagato da Trenitalia.
E’ possibile, in alternativa all’indennizzo, percorrere la strada più complicata del prepensionamento o pensionamento. Il Parlamento dovrebbe esaminare queste due proposte:
a)i lavoratori occupati in imprese che trattavano amianto, senza alcuna protezione e che possono far valere, attualmente, nell’assicurazione obbligatoria per l’imvalidità, la vecchiaia ed i superstiti almeno 30anni di anzianità assicurativa hanno la facoltà di richiedere la concessione di un trattamento di pensione, secondo l’art 22 legge 30/4/69 N 153;
b) equiparare i lavoratori dell’Isochimica a quelli delle miniere e delle cave di amianto ( art 6 comma 6 della legge 257/92), moltiplicando per 1,5 il numero di settimane coperto da contribuzione obbligatoria relativa ai periodi di prestazione lavorativa ai fini del conseguimento della pensione e applicando la normativa vigente prima della riforma Fornero.
Si comprende che è più fattibile e più significativo l’indennizzo.
Si spera che questo nostro contributo possa trovare accoglimento e concretizzarsi”.

SPOT